Paritetica: Opposizioni, futuro Fvg solo con progettualità e strategia
(ACON) Trieste, 23 giu - La rinegoziazione dei patti finanziari
è una partita importante per le Opposizioni in Consiglio
regionale che, nel corso dell'incontro in Aula con la Commissione
Paritetica sul tema degli accordi finanziari tra Stato e Regione,
hanno posto l'accento sulle strategie che si vogliono mettere in
campo per affrontare il futuro dei nostri territori perchè, è
stato evidenziato, per dare senso alla specialità e all'autonomia
occorre una progettualità chiara. Così, se da tutti è stato
confermato il sostegno a quanto già affermato con il documento
recentemente votato dall'Aula, i singoli interventi hanno
sottolineato aspetti ed emergenze cruciali.
A chiedere al governatore Fedriga maggiori dettagli sulla
rinegoziazione è Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) che,
commentando le cifre riportate nella relazione, vuole sapere per
quali obiettivi siano necessarie queste risorse quando si è
finora proceduto a spizzichi e bocconi senza una vera strategia,
finanziando cose non urgenti e puntuali (dallo stadio di
Fontanafredda alle telecamere e altre spese ideologiche) in un
momento così difficile che imporrebbe una riorganizzazione delle
infrastrutture, della mobilità, della resilienza nei settori
primario e dei servizi.
Attenti a non cadere nell'equivoco di investire la Commissione
paritetica di compiti efficacemente assolvibili in una fase
ordinaria, ha ammonito il capogruppo dei Cittadini, Tiziano
Centis, ribadendo una volta di più la posizione sempre espressa
circa la necessità di ottenere l'azzeramento del contributo
regionale per il 2020 di oltre 700 milioni. Totale disaccordo,
inoltre, sull'ipotesi di concedere alla Regione di indebitarsi
per la spesa corrente.
Per Massimo Moretuzzo, capogruppo del Patto per l'Autonomia,
questa è una partita fondamentale dalla quale dipende una serie
di lavori in Aula a partire dal prossimo assestamento di
bilancio. Se il gruppo delle Regioni speciali riesce a ottenere
un miliardo in più rispetto al dato iniziale, ciò è anche il
frutto della mobilitazione delle comunità politiche di questa
regione e non dei singoli governatori, ha sottolineato. Quanto al
contributo al risanamento del debito pubblico di 726 milioni di
euro, la richiesta è nata in tempi diversi dagli attuali, quando
lo Stato era impegnato a ridurre il debito pubblico, ha ricordato
Moretuzzo, ma con lo Stato va mantenuto un rapporto costante
perchè la specialità regionale va difesa visto che il clima
istituzionale, sia dentro che fuori l'Aula parlamentare, non è
favorevole. In un contesto come questo vanno superati i
pregiudizi secondo cui la specialità vada a discapito dei servizi
erogati ad altri, soprattutto in un momento in cui a valere è
l'equazione tra autonomia, potere di spesa e responsabiltà. Si
possono esercitare forme di autogoverno come atti di
responsabilità nello sviluppo locale, ha aggiunto toccando il
tema delle multiutility e invitando il presidente del Consiglio
regionale, Zanin, a promuovere in tempi brevi la revisione del
mandato alla Commissione.
Disponibili al dialogo purchè sia bipartisan i Cinquestelle che,
per voce della capogruppo Ilaria dal Zavo, hanno chiesto un
confronto per trovare il percorso migliore di difesa della nostra
specialità e autonomia. Abbiamo sostenuto le richieste di Fedriga
in tema di accordi finanziari, ha detto Dal Zovo ricordando che
risale a marzo la richiesta di rivedere le priorità di bilancio
per capire dove si vuole davvero andare, mentre si registra un
comportamento contradditario, con la denuncia da una parte di
mancanza di risorse per servizi essenziali e dall'altra scelte
puntuali e non emergenziali.
Infine il capogruppo del Pd, Sergio Bolzonello, ha evidenziato
che il tema non è solo quello dei 700 milioni ma anche la
necessità di un progetto senza il quale autonomia e specialità
non hanno senso di esistere. Inoltre, la trattativa con il
Governo per ridisegnare i patti finanziari è un problema non
emergenziale ma strutturale e deve necessariamente essere ampia.
Le risorse sono la parte finale, ha detto Bolzonello evidenziando
come Veneto, Lombardia e Trentino Alto Adige abbiamo già
delineato la futura piattaforma economica, mentre il Fvg è in
ritardo di due mesi in una partita di riposizionamento di
interessi privati e pubblici che porteranno ad assumere nuovi
equilibri economici, logistici e sociali. Infine, ha ribadito la
disponibilità al confronto e ha sottolineato il ruolo della
Paritetica come fondamentale per far capire che il nostro è un
progetto di comunità regionale in grado di sfidare il futuro
attraverso rapporti con Regioni e Stati contermini proprio sulle
piattaforme economiche, logistiche e sociali.
ACON/MPB-fc