Fvg-Ue: Nicoli(FI), Fvg ospiti centro europeo per sicurezza sul lavoro
(ACON) Trieste, 24 giu - "La candidatura della Regione Friuli
Venezia Giulia a ospitare un centro europeo per la sicurezza sul
luogo di lavoro, ma anche infrastrutture, sviluppo portuale e
retroportuale e uno sviluppo nel solco dei valori occidentali:
questi alcuni dei temi cari a Forza Italia dei quali ho parlato
in Aula, in occasione dell'approvazione della risoluzione con gli
indirizzi relativi alla partecipazione della Regione alla
formazione del diritto comunitario, nell'ambito della Sessione
europea 2020".
Così il presidente del Gruppo consiliare regionale azzurro,
Giuseppe Nicoli, in una nota con cui ricorda il contributo
forzista al testo finale della risoluzione in materia di
istruzione e formazione: "La nostra Regione può e deve candidarsi
ad avere un centro di addestramento di livello europeo per la
sicurezza sul lavoro, un luogo dove, grazie a simulacri, i
lavoratori e la nostra protezione civile possano affiancare la
pratica alla teoria per prevenire infortuni e malattie. La
formazione alla sicurezza sul lavoro è la chiave di volta per
raggiungere il traguardo infortuni zero. Imparare la sicurezza
vuol dire far crescere il patrimonio di conoscenza aziendale,
l'unico che può metterci in grado di affrontare i rischi del
futuro".
Altro punto toccato da Nicoli è stato quello dello sviluppo
portuale e retroportuale e della relativa infrastrutturazione:
"Non possono esistere porti e aeroporti competitivi - ha
osservato - se ad essi non si uniscono infrastrutture
all'altezza, che li colleghino con il resto della regione e del
Paese. Con l'Unione europea, dovremo saper proporre questi
investimenti e strategie nel nome della competitività per il
transito di persone e merci in maniera sostenibile ed
economicamente vantaggiosa, in un territorio che è crocevia
strategico tra i corridoi europei, al centro di una piattaforma
logistica dei trasporti che deve essere ancora pienamente
sviluppata, con annessi posti di lavoro".
L'esponente di Centrodestra ha ricordato che "il Consiglio
regionale ha una storica presenza nel Comitato delle Regioni,
opportunità che va colta per portare le nostre istanze anche sui
tavoli europei. La nostra Regione guarda storicamente a uno
sviluppo che si fonda anche su valori ben radicati. Il FVG e
l'Italia, come Stato fondatore, riconoscono come modello di
sviluppo socioeconomico di riferimento quello dell'Ue, che tiene
conto di diritti umani, civili e tutela dell'ambiente, in
contrapposizione ad altri modelli che non rispecchiano i nostri
valori, come quello che Pechino vorrebbe esportare nella nostra
casa europea".
ACON/COM/rcm