Università: ok unanime VI Comm a linee guida per Ardiss
Rosolen presenta borse Covid, pericolo abbandoni per Honsell
(ACON) Trieste, 25 giu - Borse di studio Covid, chiarimento
della definizione di studente fuori sede e rimborsi per generi
alimentari ai ragazzi rimasti bloccati dalla Covid-19 nelle case
dello studente.
Queste le principali novità a cui la VI Commissione consiliare,
presieduta da Giuseppe Sibau (PrFvg/Ar), ha dato parere positivo
unanime, contenute nel testo aggiornato delle "Linee guida per
l'attuazione, da parte dell'Agenzia regionale per il diritto agli
studi superiori (Ardiss), delle finalità, degli interventi e dei
servizi in materia di diritto allo studio universitario (Dsu)" e
presentato dall'assessore regionale all'Istruzione, Alessia
Rosolen.
"Le linee guida nazionali ancora non prevedono la riapertura in
presenza dei corsi universitari - ha commentato la Rosolen -. Il
problema è di poter valutare anche i ragazzi che, in regola con i
requisiti del reddito, non hanno raggiunto i requisiti di merito
non per causa loro ma causa l'emergenza epidemiologica. Il fondo
previsto nel decreto ministeriale 2001 è stato incrementato, per
il 2020, di 40 milioni di euro finalizzati principalmente gli
studenti idonei ai benefici per il Dsu. La borsa Covid che è
stata prevista ammonterà ad almeno l'80% della borsa studio
tradizionale, da assegnare agli studenti iscritti ad anni di
corso successivi al primo e che raggiungano il numero di crediti
che sarà previsto ad agosto 2020, ridotto di un bonus Covid,
cumulabile al bonus standard, fissato in 5 crediti formativi per
gli iscritti ai corsi di laurea presso le università e di 10
crediti formativi per gli iscritti a corsi di studio presso le
istituzioni di alta formazione Afam".
Quanto agli studenti fuori sede, si tratta dei ragazzi che,
risiedendo lontani dall'università, hanno preso un alloggio
vicino alla sede dei loro corsi per non meno di 4 mesi. Inoltre,
sempre collegato all'emergenza dettata dalla pandemia, per i
borsisti rimasti presso le case dello studente è previsto un
pasto gratuito piuttosto che un rimborso fino a 10 euro
giornalieri per acquistare generi alimentari; per i non borsisti,
il rimborso è previsto secondo le quote dovute per fascia di
appartenenza.
Da parte di Furio Honsell (Open Fvg) solo una preoccupazione
collegata al "problema che si registra un alto numero di
abbandoni ai corsi, a causa dell'emergenza economica ma non solo,
perciò servirebbero misure forti per contrastare tale criticità
come, ad esempio, pensare a un contributo fattivo delle rette
universitarie".
L'assessore ha colto l'occasione per far sapere che probabilmente
le indicazioni che arriveranno dal Governo saranno che le camere
delle case degli studenti dovranno essere solo singole, mentre
soprattutto a Trieste ci sono molti alloggi con camere doppie e
anche triple, aspetto a cui si dovrà provvedere con l'ovvio calo
del numero dei posti disponibili.
ACON/RCM-fc