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Comuni: audizioni ddl PaUrE in IV Comm, ok a Sportello edilizia

25.06.2020
12:53
Progetto sperimentato a Trieste e in fase di avvio a Pordenone

(ACON) Trieste, 25 giu - Le Amministrazioni comunali di Trieste, Pordenone e Monfalcone promuovono a grandi linee il ddl 96 PaUrE e chiedono solo limitate modifiche normative, strettamente legate alle singole specificità territoriali, auspicando la piena valorizzazione dello Sportello dell'edilizia.

Sono stati questi gli elementi più rilevanti emersi questa mattina davanti alla IV Commissione consiliare, presieduta da Mara Piccin (FI) e riunita in presenza nell'emiciclo di piazza Oberdan a Trieste, nel corso delle audizioni che hanno visto protagonisti gli assessori competenti per delega dei tre Comuni regionali. L'ordine del giorno della riunione prevedeva questo passaggio quale punto uno, lasciando alla fase immediatamente successiva l'esame vero e proprio del documento che contiene disposizioni in materia di paesaggio, urbanistica e edilizia con modifiche alle leggi regionali 5/2007, 19/2009 e 22/2009.

Nello specifico, la tripla audizione richiedeva particolare attenzione all'articolo 3 del ddl 96 (sostituzione dell'articolo 8 della legge regionale 19/2009), come da esplicita richiesta della consigliera regionale del Partito democratico, Mariagrazia Santoro. La rappresentante dem ha infatti evidenziato "una sorta di anomalia nel verbale del Cal che, sostanzialmente, non ha trattato l'articolo in questione se non attraverso una generica trattazione in sede di Omnibus dalla quale gli articoli 2, 3 e 5 sono stati tolti. Volevo perciò capire - ha concluso - come i Comuni invitati, dotati di piattaforme per l'edilizia, valutano l'impatto dello strumento e cosa stanno facendo per un pieno utilizzo dello stesso".

L'assessore a Pianificazione urbanistica ed Edilizia privata del Comune di Monfalcone, Antonio Garritani, ha espresso apprezzamento "per un'iniziativa legislativa che semplificherà le norme relative a paesaggio, urbanistica ed edilizia. In particolare, sulla definitiva ripartizione delle competenze che mirano a incrementare le specifiche competenze dell'Ente locale". Inoltre, particolare soddisfazione è stata espressa in merito "alle norme volte alla digitalizzazione e alla semplificazione dei procedimenti urbanistici".

In relazione alle esigenze della città dei cantieri, Garritani ha chiesto alcune variazioni nell'articolato, chiudendo con l'auspicio "di poter assoggettare gli interventi edilizi anche ad autorizzazioni paesaggistiche al fine di accorciare i tempi dei procedimenti".

Lo Sportello unico per l'edilizia (Sue in rete), legato strettamente all'articolo 3, è altresì legato alla volontà della Regione Fvg di attivare un processo di digitalizzazione delle pratiche edilizie mediante la realizzazione di un portale che possa offrire supporto gratuito ai soggetti competenti in ambito edilizio, i Comuni, per perseguire l'obiettivo della semplificazione, trasparenza e accelerazione delle procedure in forma singola o anche associata.

In tal senso, il Comune di Trieste ha ricordato di essere dotato "già da un anno di una struttura informatica similare che ha offerto positivi riscontri in termini di funzionalità e supporto ai professionisti. Pertanto - ha spiegato l'assessore con deleghe a Città, Territorio, Urbanistica e Ambiente, Luisa Polli - auspichiamo di non dover ripartire da zero con una nuova soluzione ma, invece, di poter proseguire con questa esperienza positiva ampliando il nostro sportello, altrimenti i costi diventerebbero inutilmente pesanti".

Polli ha anche auspicato "piccoli ritocchi all'impianto normativo, ma senza stravolgerlo, andando a toccare alcune peculiarità di Trieste che, nel post Covid-19, possono fornire piccole risposte e aiutare le ditte artigiane nei loro interventi con semplici specifiche che possono velocizzare la parte burocratica".

L'assessore a Urbanistica e Pianificazione del territorio del Comune di Pordenone, Cristina Amirante, ha chiuso la serie delle audizioni assicurando di "non avere richieste specifiche da avanzare, se non quella di dettagliare maggiormente la normativa che riguarda i Piani regolatori o le varianti generali che vanno ad adeguarsi al Ppr, affinché sia chiaro se una procedura urbanistica viene istruita in Conferenza dei servizi o demandata a un secondo momento".

In merito all'articolo 3, invece, l'Ente pordenonese si è dichiarato "ormai quasi pronto per partire con lo Sportello dell'edilizia, impostato e organizzato in linea con lo Sportello unico delle attività produttive che già abbiamo e che ha fornito ottimi riscontri in termini facilità di utilizzo per gli utenti. Come il Comune di Trieste, tuttavia, auspichiamo che non venga sprecato il lavoro svolto finora e di poter utilizzare uno strumento ormai calibrato per relazionarci in maniera semplice e veloce con gli strumenti di back office che abbiamo e non vogliamo modificare". ACON/DB-fc



CR-FVG (Aula), 25giu2020 - Mara Piccin (FI), presidente della IV Commissione (ARC GM)