Comuni: audizioni ddl PaUrE in IV Comm, ok a Sportello edilizia
Progetto sperimentato a Trieste e in fase di avvio a Pordenone
(ACON) Trieste, 25 giu - Le Amministrazioni comunali di
Trieste, Pordenone e Monfalcone promuovono a grandi linee il ddl
96 PaUrE e chiedono solo limitate modifiche normative,
strettamente legate alle singole specificità territoriali,
auspicando la piena valorizzazione dello Sportello dell'edilizia.
Sono stati questi gli elementi più rilevanti emersi questa
mattina davanti alla IV Commissione consiliare, presieduta da
Mara Piccin (FI) e riunita in presenza nell'emiciclo di piazza
Oberdan a Trieste, nel corso delle audizioni che hanno visto
protagonisti gli assessori competenti per delega dei tre Comuni
regionali. L'ordine del giorno della riunione prevedeva questo
passaggio quale punto uno, lasciando alla fase immediatamente
successiva l'esame vero e proprio del documento che contiene
disposizioni in materia di paesaggio, urbanistica e edilizia con
modifiche alle leggi regionali 5/2007, 19/2009 e 22/2009.
Nello specifico, la tripla audizione richiedeva particolare
attenzione all'articolo 3 del ddl 96 (sostituzione dell'articolo
8 della legge regionale 19/2009), come da esplicita richiesta
della consigliera regionale del Partito democratico, Mariagrazia
Santoro. La rappresentante dem ha infatti evidenziato "una sorta
di anomalia nel verbale del Cal che, sostanzialmente, non ha
trattato l'articolo in questione se non attraverso una generica
trattazione in sede di Omnibus dalla quale gli articoli 2, 3 e 5
sono stati tolti. Volevo perciò capire - ha concluso - come i
Comuni invitati, dotati di piattaforme per l'edilizia, valutano
l'impatto dello strumento e cosa stanno facendo per un pieno
utilizzo dello stesso".
L'assessore a Pianificazione urbanistica ed Edilizia privata del
Comune di Monfalcone, Antonio Garritani, ha espresso
apprezzamento "per un'iniziativa legislativa che semplificherà le
norme relative a paesaggio, urbanistica ed edilizia. In
particolare, sulla definitiva ripartizione delle competenze che
mirano a incrementare le specifiche competenze dell'Ente locale".
Inoltre, particolare soddisfazione è stata espressa in merito
"alle norme volte alla digitalizzazione e alla semplificazione
dei procedimenti urbanistici".
In relazione alle esigenze della città dei cantieri, Garritani ha
chiesto alcune variazioni nell'articolato, chiudendo con
l'auspicio "di poter assoggettare gli interventi edilizi anche ad
autorizzazioni paesaggistiche al fine di accorciare i tempi dei
procedimenti".
Lo Sportello unico per l'edilizia (Sue in rete), legato
strettamente all'articolo 3, è altresì legato alla volontà della
Regione Fvg di attivare un processo di digitalizzazione delle
pratiche edilizie mediante la realizzazione di un portale che
possa offrire supporto gratuito ai soggetti competenti in ambito
edilizio, i Comuni, per perseguire l'obiettivo della
semplificazione, trasparenza e accelerazione delle procedure in
forma singola o anche associata.
In tal senso, il Comune di Trieste ha ricordato di essere dotato
"già da un anno di una struttura informatica similare che ha
offerto positivi riscontri in termini di funzionalità e supporto
ai professionisti. Pertanto - ha spiegato l'assessore con deleghe
a Città, Territorio, Urbanistica e Ambiente, Luisa Polli -
auspichiamo di non dover ripartire da zero con una nuova
soluzione ma, invece, di poter proseguire con questa esperienza
positiva ampliando il nostro sportello, altrimenti i costi
diventerebbero inutilmente pesanti".
Polli ha anche auspicato "piccoli ritocchi all'impianto
normativo, ma senza stravolgerlo, andando a toccare alcune
peculiarità di Trieste che, nel post Covid-19, possono fornire
piccole risposte e aiutare le ditte artigiane nei loro interventi
con semplici specifiche che possono velocizzare la parte
burocratica".
L'assessore a Urbanistica e Pianificazione del territorio del
Comune di Pordenone, Cristina Amirante, ha chiuso la serie delle
audizioni assicurando di "non avere richieste specifiche da
avanzare, se non quella di dettagliare maggiormente la normativa
che riguarda i Piani regolatori o le varianti generali che vanno
ad adeguarsi al Ppr, affinché sia chiaro se una procedura
urbanistica viene istruita in Conferenza dei servizi o demandata
a un secondo momento".
In merito all'articolo 3, invece, l'Ente pordenonese si è
dichiarato "ormai quasi pronto per partire con lo Sportello
dell'edilizia, impostato e organizzato in linea con lo Sportello
unico delle attività produttive che già abbiamo e che ha fornito
ottimi riscontri in termini facilità di utilizzo per gli utenti.
Come il Comune di Trieste, tuttavia, auspichiamo che non venga
sprecato il lavoro svolto finora e di poter utilizzare uno
strumento ormai calibrato per relazionarci in maniera semplice e
veloce con gli strumenti di back office che abbiamo e non
vogliamo modificare".
ACON/DB-fc