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Edilizia: ok IV Comm a ddl 96, inaccettabile per Opposizioni

25.06.2020
15:46
Semplificazione per Pizzimenti, Sergo invoca stop ampliamenti

(ACON) Trieste, 25 giu - Il disegno di legge 96 "Disposizioni in materia di paesaggio, di urbanistica e di edilizia. Modifiche alle leggi regionali 5/2007, 19/2009 e 22/2009" ha acquisito il consenso del Centrodestra e la contrarietà delle Opposizioni presenti in IV Commissione consiliare, presieduta da Mara Piccin (FI). Relatori per una delle prossime sedute d'Aula saranno Lorenzo Tosolini (Lega) di Maggioranza, Mariagrazia Santoro (Pd), Furio Honsell (Open Fvg) e Ilaria Dal Zovo (M5S) di Minoranza.

"Nell'ambito del paesaggio - aveva avuto modo di spiegare l'assessore a Infrastrutture e Territorio, Graziano Pizzimenti - le competenze sono ripartite tra Regione e Comuni delegati sulla base di una disposizione transitoria, l'articolo 60 della legge regionale 5/2007 Riforma dell'urbanistica e disciplina dell'attività edilizia e del paesaggio, che opera sino all'adeguamento degli strumenti urbanistici al Piano paesaggistico regionale (Ppr)".

"Preso atto che il Ppr è entrato in vigore il 10 maggio 2018 e che le attività di adeguamento sono in corso - ha proseguito l'assessore - è urgente dare un assetto definitivo alla ripartizione di competenze tra Regione e Comuni delegati ampliando la sfera di competenza di questi ultimi, atteso che il Ppr guida la discrezionalità amministrativa dei medesimi. Strettamente correlata al rafforzamento delle competenze comunali, è la proposta di consentire espressamente ai Comuni delegati di prevedere un'indennità di presenza per i componenti esterni delle Commissioni locali del paesaggio che coadiuvano i Comuni nell'esercizio delle funzioni paesaggistiche".

"Per quanto riguarda l'ambito urbanistico e dell'edilizia - ha aggiunto Pizzimenti - sono diverse le disposizioni volte a modificare alcuni articoli della Lr 19/2009 (Codice regionale dell'edilizia) piuttosto che la Lr 22/2009 (Procedure per l'avvio della riforma della pianificazione territoriale della Regione): digitalizzazione delle pratiche; semplificazione dei procedimenti; precisazioni circa l'applicazione di alcune misure di deroga di cui al cosiddetto Piano Casa; chiarezza interpretativa delle norme esistenti, anche per quanto riguarda la Scia; colmare un vuoto normativo, introducendo la disciplina per la formazione della variante del Piano di governo del territorio (Pgt).

Da parte dei consiglieri, il dibattito è stato sostenuto in particolar modo da Santoro e Diego Moretti (Pd), Massimo Moretuzzo (Patto), Dal Zovo e Cristian Sergo (M5S), nonché Honsell, sollecitati a cominciare dalle nuove disposizioni inerenti la pianificazione urbanistica, introdotte con un emendamento a firma Tosolini con Luca Boschetti (Lega) e la presidente Piccin, emendamento che Santoro ha apertamente dichiarato di non voler votare ritenendolo illegittimo.

Creando un articolo ad hoc, la proposta afferma che qualora una variante comunale preveda l'ampliamento delle zone agricole, forestali o di tutela ambientale, ovvero di verde pubblico o privato, nonché la modifica delle relative sottozone, il saldo positivo può essere conteggiato nelle successive varianti, purché adottate entro 5 anni dell'entrata in vigore della variante che lo ha generato, ai fini della determinazione del livello di pianificazione e della relativa procedura di formazione della variante.

Altra novità introdotta con un emendamento dai tre consiglieri di Maggioranza, a cui si è aggiunto Stefano Turchet (Lega), e che interessa i casi di esonero o riduzione del contributo di costruzione previsto nella Lr 19/2009, con una specifica per le zone omogenee E ubicate a una quota media inferiore ai 400 metri sul livello del mare.

Infine, terzo loro emendamento, si modifica la Lr 19/2009 ove afferma gli interventi di riqualificazione di strutture e aree destinate ad attività turistico-ricettive e di somministrazione, anche se ricadenti in zona impropria.

"Sarebbe interessante conoscere cosa si intenda con l'affermazione di improprio, ma soprattutto conoscere le ricadute di questa modifica" hanno detto all'unisono Moretti e Santoro con Honsell, con quest'ultimo che ha rimarcato "la pericolosità di utilizzare in legge una simile parola, oltretutto senza prevedere dei limiti".

"Si parla del piano alberghi e si consentirà di edificare le volumetrie e le superfici legittimamente consentite anche su aree improprie, purché facenti parte del compendio immobiliare dell'attività turistico-ricettiva o di somministrazione oggetto delle nuove volumetrie o superfici", ha evidenziato in particolare Tosolini. "Zona impropria significa che non ha quella destinazione d'uso, purché sia continua e attigua", ha aggiunto Pizzimenti, facendo presente che tutti gli altri vincoli, di sicurezza piuttosto che ambientali, rimangono.

"A un certo punto però dobbiamo fermarci, negli ampliamenti", ha invece sottolineato Sergo, facendo l'esempio dell'utilizzo delle cave e di come non si possano consentire continue deroghe. Mentre Turchet ha sostenuto la bontà dell'emendamento affermando che "la differenza, in realtà, la fa il sindaco".

"Questo disegno di legge è un inno all'edilizia impropria", ha riassunto Honsell. "L'impostazione del testo presentato al Consiglio delle autonomie locali poteva anche essere accettata, ma oggi, dopo certi emendamenti, non possiamo che dirci contrari", ha dichiarato alla fine Moretti prima di votare contro assieme agli altri consiglieri di Opposizione. ACON/RCM-fc



Graziano Pizzimenti, assessore regionale a Infrastrutture e territorio