Viabilità: Sergo (M5S), partecipato evento su variante Latisana
(ACON) Trieste, 27 giu - Grande partecipazione all'evento
organizzato dal MoVimento 5 Stelle sul progetto della variante di
Latisana. Una stazione, un viadotto ferroviario e uno stradale
all'ingresso della città: queste sicuramente le opere di maggiore
impatto previste da Rfi e che costeranno 367 milioni, dei 1.800
complessivamente stanziati per il potenziamento e la
velocizzazione della linea ferroviaria Venezia-Trieste".
Lo fa sapere in una nota Cristian Sergo, consigliere regionale
del M5S presente all'appuntamento.
"Nel massimo rispetto delle misure anti-Covid e ringranziando le
forze dell'ordine presenti - racconta Sergo - abbiamo ricordato
che il progetto ha come obiettivo da raggiungere il collegamento
dei due capoluoghi di Regione in un'ora. Dallo studio di
pre-fattibilità mostrato in IV Commissione consiliare, dove il
M5S ha invitato i tecnici di Rete ferroviaria italiana a
relazionare sullo stato dell'arte, si dimostra come l'obiettivo
sia completamente fallito".
"Con il solo potenziamento del software e dei materiali, si
ottengono l'innalzamento della velocità a 200km/h e il 70% di
risparmio di tempo previsti (7 minuti rispetto ai 10 del progetto
di Rfi), con un costo di circa 200 milioni". In sostanza, per
Sergo "costruire ponti, varianti e modifiche di tracciato ed
espropriare case comporterà un guadagnano di 3 minuti e costerà
il triplo".
"Come al solito - continua l'esponente del M5S - quando si scende
a livello di costi e benefici, le grandi opere crollano come
castelli di carta. Abbiamo deciso quindi di informare i cittadini
dando loro la parola; questo proposito, ringraziamo il comitato
'Difendere Latisana, no alla variante ferroviaria' per la
partecipazione e l'esposizione di quelli che saranno i maggiori
impatti del progetto. Significativa, in particolare, la
testimonianza di un cittadino che per vent'anni ha atteso dalle
istituzioni un'idea di futuro, e quando le stesse hanno
progettato qualcosa tra il Palazzetto dello Sport e il Centro
Studi per i ragazzi, tutto rischia di essere sovrastato da una
ferrovia".
"Molte sono le incongruenze del progetto e come sempre siamo
pronti a cercare le dovute risposte a tutti i livelli
istituzionali - aggiunge il pentastellato -. È bene ricordare che
per arrivare fin qui ci abbiamo messo 6 anni e che da almeno 5 si
sapeva della variante di Latisana e del nuovo ponte. Tutto tempo
perso che si poteva spendere per dialogare con gli enti locali e
i cittadini, per trovare le soluzioni migliori e le possibili
alternative. A tutti i presenti è parso che l'opzione zero sia
quella migliore".
Secondo il consigliere regionale, è stata "una serata importante,
proficua, che ha dimostrato come il dibattito pubblico sulle
grandi opere sia fondamentale per ottenere soluzioni rapide e non
scelte che dopo 6 anni si rimettono in discussione, con evidente
spreco di tempo e denaro pubblico. Come M5S è quello che vogliamo
evitare: continuare a spendere soldi per cose che nessuno vuole".
ACON/COM/rcm