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Inceneritore: sette Comuni Fvg in IV Comm, no ampliamento Manzano

30.06.2020
15:59
Scoccimarro chiede incontro-confronto con Greenman Srl

(ACON) Trieste, 30 giu - Fronte compatto da parte di sette Amministrazioni comunali davanti alla richiesta di ampliamento dell'inceneritore di Manzano. Al tempo stesso, l'assessore Fvg alla Difesa dell'ambiente, Fabio Scoccimarro, auspica un incontro-confronto con la Greenman Srl per poter mediare tra le istanze avanzate dai residenti e le esigenze dell'azienda.

Questi gli elementi più rilevanti emersi durante i lavori della IV Commissione consiliare, presieduta da Mara Piccin (FI) e riunita oggi in presenza nell'emiciclo di piazza Oberdan a Trieste. I primi due punti dell'ordine del giorno, strettamente collegati, prevedevano una serie di audizioni in videoconferenza per approfondire le tematiche legate alla petizione numero 25, Opposizione alla richiesta di ampliamento dell'inceneritore di Manzano, presentata da 25 cittadini con il corollario di ulteriori 1.426 firme.

Scoccimarro ha esordito ricordando di "non aver mai incontrato la proprietà, ma sarà necessario avviare un dialogo, venendo incontro alle esigenze dei cittadini. Se il Comune di Manzano ha ritenuto di agire in questo modo, la Regione Fvg non può che essere al suo fianco. Auspico uno studio serio e inviterò il direttore dell'Arpa ad aumentare i controlli"

"La conoscenza ci porta ad agire a tutela della salute - ha spiegato Luciano Zorzenone, primo firmatario della petizione - considerata anche la precarietà nel funzionamento di una struttura per la quale ora si richiede di raddoppiare la quantità di rifiuti da introdurre a poche centinaia di metri dalle case".

Inoltre, "per consentire la realizzazione di questo impianto - ha aggiunto Zorzenone - sono state disattese alcune disposizioni comunali e si vuole mantenere in essere quello esistente, facendone uno nuovo dalla portata quasi doppia. La salute di adulti e minori sarà in balia delle emissioni e quanto non respirato si depositerà sulle coltivazioni, entrando nella catena alimentare".

Nerina Piccotti, consulente per l'Urbanistica e le Procedure amministrative del Cordicom Fvg, ha ricordato di aver "presentato un ricorso davanti al capo dello Stato, affinché la procedura di autorizzazione venga sospesa fino al pronunciamento del Tar". La consulente ambientale Elena Rojac ha invece evidenziato "varie forme di pericolosità ambientale".

"Vivo vicino all'inceneritore - è la testimonianza del manzanese Livio Fantini - e per noi la vita è cambiata: rumori, decine di incendi, morie di pesci e scarsa fauna. I casi di tumore sono all'ordine del giorno. Abbiamo dato abbastanza, non è giusto che paghino sempre gli stessi". Francesco Casarella, giurista ambientale e presidente di Legambiente Udine, ha chiesto "chiarezza su quello che si vuol fare: si tratta di un impianto nuovo o di un ampliamento? Non sarà una scelta dovuta a flussi extra regionali di rifiuti a vantaggio dell'inquinamento e a danno della salute pubblica?".

Lorenzo Alessio, assessore all'Ambiente del Comune di Manzano, ha evidenziato la ferma presa di posizione della sua amministrazione "fin dall'inizio dell'iter. Non si può parlare di adeguamento dell'impianto esistente che continuerà a operare fino al 2028, ma di una linea parallela tutta nuova. I criteri della Greenman Srl si scontrano con quelli da noi sollevati. I punti escludenti ci danno ragione, insieme agli altri sei Comuni coinvolti nella lettera che chiede alla Regione Fvg di condividere la nostra preoccupazione".

Il secco no all'impianto di Manzano è stato confermato (anche a nome dei colleghi di San Giovanni al Natisone, Trivignano Udinese, Corno di Rosazzo e Premariacco) dal vicesindaco di Buttrio, Paolo Clemente, e dal primo cittadino di Pavia di Udine, Beppino Govetto. I sindaci hanno siglato un testo comune di opposizione a una richiesta definita "invasiva e deleteria".

Preoccupazioni sono emerse anche dalle parole dei medici Francesco Acchiardi e Paolo Collarile dell'Azienda sanitaria universitaria del Friuli Centrale (Asu Fc).

La Greenman Srl, al fine di valutare alcune alternative al progetto depositato in sede di istanza di autorizzazione integrata ambientale il 15 gennaio, ha intanto chiesto una sospensione dei termini del procedimento. Presente oggi in videoconferenza, la sua rappresentante Martina Ricetto ha preferito non prendere la parola.

Perplessi da questa scelta si sono detti i consiglieri regionali protagonisti del successivo dibattito. Cristian Sergo (M5S) ha chiesto quali siano "la necessità e la pubblica utilità di questo impianto? Al momento il progetto è congelato, ma non ritirato. Perché?". Massimo Moretuzzo (Patto Autonomia) ha posto l'accento sul fatto che "tutti gli interventi, tra il significativo silenzio della proprietà, manifestano una preoccupazione molto forte per motivi legati a salute, urbanistica, sicurezza e qualità dell'aria".

Anche la consigliera dem Mariagrazia Santoro (Pd) ha chiesto "chiarezza. La situazione è strana: la società ha sospeso la procedura, il Comune di Manzano manifesta una posizione netta e seria. Vorrei capire le intenzioni dei proponenti". Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) ha chiesto "cosa possiamo fare per tutelare la salute dei cittadini? È necessario non solo evitare il nuovo inceneritore, ma anche mitigare quello esistente". Mauro Di Bert (Progetto Fvg/Ar) ha infine parlato di "legittime preoccupazioni. La presenza in questa sede dell'assessore Scoccimarro, comunque, dice che le Istituzioni regionali ascoltano questo fondato grido di dolore".

L'Agenzia regionale per la Protezione dell'Ambiente, attraverso il direttore tecnico scientifico, Anna Lutman, ha confermato che "si tratta di un impianto da noi molto seguito. Arpa ha proposto un piano di monitoraggio pressante". Quindi, su richiesta dei consiglieri Elia Miani (Lega) e Ilaria Dal Zovo (M5S), sono state citate alcune verifiche "effettuate sulle ceneri e anche nel camino, messo a norma nel 2017. I dati non hanno segnalato valori di superamento e anche il contenuto di metalli è a norma di legge". ACON/DB-fc



Mara Piccin, Presidente della IV Commissione in Consiglio regionale