Territorio: Minoranza, no a ddl 96 rivoluzionato in IV Commissione
(ACON) Trieste, 1 lug - Toni severi e la segnalazione di
pesanti criticità relative ad alcuni articoli hanno
contraddistinto oggi in Aula le relazioni di Minoranza
relativamente al ddl 96 contenente disposizioni in materia di
Paesaggio, Urbanistica ed Edilizia.
Gli interventi dei consiglieri regionali Mariagrazia Santoro
(Pd), Ilaria Dal Zovo (M5S) e Furio Honsell (Open Sinistra Fvg),
si sono rivelati in sintonia tra loro nell'individuare ed
elencare passaggi a loro dire "inconciliabili" e che, in caso di
permanenza all'interno del documento, provocheranno il voto
negativo dei rispettivi Gruppi consiliari. In apertura di lavori,
peraltro, il relatore di Maggioranza Lorenzo Tosolini (Lega)
aveva già annunciato di aver chiesto lo stralcio dell'articolo 3
per riportarlo successivamente in Commissione e procedere a
ulteriori approfondimenti.
La consigliera dem Santoro ha parlato di "norma uscita dalla
Giunta regionale in forma molto tecnica e sostanzialmente
condivisibile, ma poi passata attraverso il calderone delle
modifiche già viste in materia di urbanistica ed edilizia. In
Commissione abbiamo assistito a una vera e propria mutazione del
testo".
La rappresentante del Pd ha parlato di "regole scavalcate,
permettendo di costruire e cementificare in deroga ai piani
regolatori, senza alcuna visione di prospettiva e urbanistica,
andando contro obiettivi di vivibilità e dimenticando gli
interessi generali a favore di quelli particolari. Infine,
svilendo il ruolo dei Comuni".
"La prima modifica, introdotta in Commissione, riguarda il
pagamento del gettone di presenza per le commissioni
paesaggistiche: siamo favorevoli - ha spiegato Santoro - ma non è
chiaro come siano superabili i rilievi giuridici fino a oggi
posti dagli uffici del Consiglio. Anche lo Sportello unico
dell'edilizia (Sue) non ci vede pregiudizialmente contrari, ma
vorremmo venisse condiviso e presentato in modo chiaro ai Comuni".
"Proporremo all'Aula di eliminare quanto introdotto. In IV
Commissione - ha concluso la relatrice di Minoranza - abbiamo
motivato il nostro voto contrario con lo stravolgimento
peggiorativo della norma e auspichiamo che si torni al testo
della Giunta".
La relatrice pentastellata Dal Zovo ha invece sottolineato come
"il testo presentato si compone ora di 15 articoli rispetto ai 10
iniziali e, se già si nutrivano delle perplessità, dopo le
modifiche apportate in Commissione evidenziamo che si tradisce
l'obiettivo primario di programmare e realizzare interventi
coerenti e condivisi".
"Gli emendamenti - ha aggiunto la consigliera del Movimento 5
Stelle - hanno stravolto completamente il contenuto iniziale che,
salvo alcuni punti, poteva essere condiviso. Ora il testo prevede
disposizioni normative veramente inaccettabili, mentre gli
effetti dell'eccessivo consumo di suolo in Fvg si notano: frane,
allagamenti, smottamenti e costoni che crollano. Invece di
mettere un freno a tutto ciò attraverso una seria pianificazione
e regolarizzazione, ci troviamo di fronte a norme che concedono
di costruire senza alcun criterio di tutela del bene comune".
Dal Zovo ha puntato il dito contro gli articoli 3 ("Norma in
contrasto con ogni principio alla base di una seria politica per
il paesaggio, l'urbanistica e l'edilizia") e 9 ("Realizza il solo
obiettivo di aumentare la cementificazione"). Riguardo l'articolo
5 e il Sue, nonostante alcune perplessità, ha precisato invece
che "riteniamo importante la digitalizzazione anche in questo
settore e lo abbiamo votato favorevolmente. Cercheremo di porre
rimedio al ddl - le assicurazioni finali - attraverso alcuni
emendamenti migliorativi".
Honsell, infine, ha esordito parlando di norma dal doppio volto:
"Un ddl originariamente ordinario, forte di qualche passaggio
opportuno, come l'articolo 2 che prevede la possibilità di
remunerare i partecipanti alle commissioni paesaggistiche, o
anche plausibile, come il 13 sull'aggiornamento del Piano del
governo del territorio (Pgt). Ma poi, prima in Commissione a
colpi di emendamenti e a breve anche in Consiglio regionale,
questo dottor Jekyll si sta trasformando in un orrendo Mr Hyde
che stritola l'interesse pubblico".
"Una mostruosità legislativa - così lo ha definito il consigliere
di Open Sinistra Fvg, suscitando le lamentele di alcuni
consiglieri - che indebolisce i meccanismi più solidi della
gestione del territorio con deroghe puntuali e improprie.
Istituzionalizza il passaggio sopra la testa delle comunità,
ovvero dei Consigli comunali, che le rappresentano, per elargire
un qualche favore, promesso in cambio di un voto, o nell'auspicio
di guadagnarne qualcun altro con una pericolosa generalità e
corrodendo la legislazione".
Entrando nello specifico, anche Honsell ha definito l'articolo 3
"addirittura imbarazzante se non fosse gravissimo. Ma gravissimo
sarà anche l'impatto dell'articolo 9 con il 10 caratterizzato,
invece, da arroganza legislativa. Questo ddl 96 consiste in
un'ulteriore sfilza di deroghe innestate su un'altra legge fatta
di deroghe: la lr 6 del 2019".
Infine, un'ultima nota riguardo l'articolo 5 e al Sue, che
"meriterebbe un approfondimento per capire come vada raccordato
con le attività già in essere presso i Comuni. Come Open Sinistra
Fvg - ha concluso il terzo e ultimo relatore di Minoranza - siamo
assolutamente contrari agli articoli stigmatizzati: proporremo la
loro abrogazione che, se bocciata, ci vedrà denunciare una legge
tra le più pericolose che si potessero proporre".
ACON/DB-fc