Ddl Territorio: Piccin (FI), da relazione Honsell accuse vergognose
(ACON) Trieste, 1 lug - "Quella che si sta scrivendo oggi in
quest'Aula è una pessima pagina di politica e di attività
istituzionale. Mai si sono usate parole di questo genere, che
vanno oltre la diversità di opinioni su una norma, che sono
legittime. Inaccettabile evocare un voto di scambio come ha fatto
il consigliere Honsell. A tutela dell'Aula, chiedo al presidente
di fare in modo che relazioni di questo genere vengano modificate
prima della pubblicazione, altrimenti questa si trasformerà in
un'aula di giudizio".
Così la consigliera regionale Mara Piccin (Forza Italia) è
intervenuta dopo la relazione di minoranza al ddl 96, in materia
di paesaggio, urbanistica ed edilizia, firmata dal capogruppo di
Open Fvg Furio Honsell.
"Quelle di Honsell - ha detto Piccin anche in una nota - sono
parole inaccettabili in un'Aula consiliare e in ogni confronto
politico. Ciò che ha detto e scritto è gravissimo, privo di idee
o di accenni a un confronto politico. Per questo, come
maggioranza, siamo usciti dall'Aula".
"Non si possono accettare - ha aggiunto la consigliera forzista -
parole come "squallido favore promesso in cambio di un voto o
nell'auspicio di guadagnarne qualcun altro", "meschini favori",
"politico connivente", "maneggio", "la vorace cupidigia dei
clientes di questa giunta è sempre più sfrenata", "sguaiato
banchetto del territorio", "pubblico disprezzo". Sino all'attacco
personale finale, che in politica non è mai giustificato, perché
siamo colleghi. Non posso tollerare che in quest'Aula la
Commissione che presiedo venga attaccata in termini quasi da
querela rispetto a un provvedimento normativo. Chi individua
l'"interesse privato" di cui parla Honsell? Si rivolga ad altre
aule se individua interessi privati".
"Honsell - ha detto infine Piccin - è stato eletto, come tutti
noi, per produrre norme seguendo delle procedure, nel rispetto
della Costituzione e dello Statuto, per tutelare gli interessi
dei cittadini, non del "popolo" che ha evocato come si fa nelle
dittature, disconoscendo ogni principio liberal-democratico alla
base delle nostre istituzioni".
ACON/COM/mpb