Territorio: ok Cr Fvg a ddl 96, no solo da M5S e Honsell
Pizzimenti: premiata nostra disponibilità a dialogo
(ACON) Trieste, 1 lug - Il Consiglio regionale del Friuli
Venezia Giulia, presieduto da Piero Mauro Zanin e riunito in
presenza a Trieste, ha approvato a maggioranza (25 sì, 5 no e 14
astenuti) il ddl 96 contenente disposizioni in materia di
Paesaggio, Urbanistica ed Edilizia.
Il provvedimento, composto alla fine da tre capi per 13 articoli
complessivi (dopo lo stralcio degli articoli 3 e 10 proposto dal
relatore di Maggioranza, il leghista Lorenzo Tosolini) e
precedentemente licenziato dalla IV Commissione, si propone
l'obiettivo di creare uno strumento legislativo settoriale che
introduca le modifiche necessarie per un urgente adeguamento e la
semplificazione della normativa vigente in materia.
Prima del voto conclusivo, determinato dai sì della Maggioranza e
dai no dei quattro rappresentanti del Movimento 5 Stelle e di
Furio Honsell (Open Sinistra Fvg), sono stati accolti quattro dei
sei ordini del giorno presentati.
In precedenza, l'assessore regionale al Territorio, Graziano
Pizzimenti, aveva evidenziato come dal provvedimento "siano stati
stralciati gli articoli più complessi ma, in realtà, abbiamo
dimostrato che quanto proposto come Giunta Fvg aveva un senso e
che andava nella direzione di semplificare o, quantomeno,
definire quali sono i soggetti che devono fare certe attività".
"Spero - ha concluso Pizzimenti - che l'apertura manifestata da
parte nostra, attraverso l'accoglimento di alcuni emendamenti e
ordini del giorno, dimostri che Maggioranza e Giunta anche in
questo caso si sono resi disponibili a dialogare, anche se in
certi momenti i toni non sono stati quelli giusti all'interno
dell'Aula".
Dopo una mattinata caratterizzata dalle reazioni all'intervento
di Honsell, relatore di Minoranza per l'Aula, il tavolo
tecnico-politico di lavoro convocato a metà giornata dal
presidente Zanin (recependo la proposta del capogruppo del
Partito democratico, Sergio Bolzonello, e con il consenso anche
del capogruppo della Lega, Mauro Bordin, e dello stesso
Pizzimenti) ha portato in eredità un clima più disteso, emerso
già in sede di replica da parte dei quattro relatori e poi
confermato in sede di espressione di voto.
Quasi una trentina gli emendamenti (ritirato quello soppressivo
dell'articolo 2 proposto dal M5S, accolti i due modificativi di
derivazione giuntale relativi all'articolo 5) che sono stati
presi in considerazione. Via libera anche a quello modificativo
all'articolo 9 avanzato da Honsell e ai due proposti dal Partito
democratico che hanno portato all'approvazione dell'articolo 13
come emendato. Stralciati e destinati a tornare in Commissione,
infine, gli articoli 3 e 10 (anche se le Opposizioni avrebbero
auspicato il loro ritiro), il dibattito più imponente ha
riguardato soprattutto l'articolo 9, quest'ultimo incentrato sui
limiti alle superfici accessorie e sul bonus volumetrico.
Tra gli ordini del giorno, prima del voto sull'intero documento,
sono stati accolti quelli proposti dal leghista Mauro Bordin
insieme ad altri quindici firmatari, nonché quello dei
rappresentanti di Progetto Fvg/Ar, Edy Morandini e Mauro Di Bert,
mentre hanno avuto via libera con piccole modifiche i due di
origine pattista firmati da Massimo Moretuzzo e Giampaolo Bidoli
che ne hanno ritirato un terzo.
Le dichiarazioni di voto sono state aperte dalla consigliera
Ilaria Dal Zovo (M5S) che ha definito "un bene lo stralcio degli
articoli 3 e 10, rispetto a com'erano inseriti all'interno della
norma. Rimane, però, il 9 su un tema importante: abbiamo proposto
degli emendamenti che non sono stati accolti e perciò il nostro
voto non può che essere contrario al ddl". La rappresentante dem
Mariagrazia Santoro ha invece anticipato l'astensione del suo
Gruppo consiliare, perché "sono state recepite le più gravi
criticità da noi esposte. L'articolo 9, ovviamente, non ci
troverà mai favorevoli, ma le altre disposizioni sono
condivisibili e per coerenza con quanto anticipato ci asteniamo".
Anche Moretuzzo ha anticipato la stessa intenzione di voto,
segnalando che "la positività dei lavori d'Aula ha portato alla
modifica di una linea pericolosa". Ultimo a prendere la parola il
rappresentante del Carroccio, Tosolini, che ha sottolineato un
"risultato finale positivo, emerso anche dalle dichiarazioni dei
colleghi che dimostrano la volontà di lavorare e trovare
soluzioni tutti insieme. Noi abbiamo fatto un passo indietro, voi
lo avete accolto a vantaggio della serenità".
I lavori dell'Assemblea legislativa Fvg proseguiranno domani con
due ore dedicate al Question time che prevede 24 interrogazioni a
risposta immediata, seguito dall'esame di sei mozioni.
ACON/DB-fc