Ddl Territorio: Dal Zovo (M5S), una spinta alla cementificazione
(ACON) Trieste, 1 lug - "Un provvedimento normativo non
ispirato ai principi di reale programmazione, di uso razionale
degli spazi e di consumo del suolo zero o di tutela del bene
comune".
È il giudizio espresso in una nota dalla capogruppo del Movimento
5 Stelle in Consiglio regionale, Ilaria Dal Zovo, al disegno di
legge 96 in materia di Paesaggio, Urbanistica ed Edilizia
approvato oggi in Aula.
"Eravamo e rimaniamo contrari a questo disegno di legge, perché
le norme rimaste faranno solo del male alla nostra regione e al
nostro suolo - afferma Dal Zovo -. Le deroghe inserite
consentiranno di cementificare suolo vergine, in una regione già
provata da questo triste primato. Siamo infatti al quarto posto
per consumo di suolo, tra le regioni italiane. I dati del 2019 ci
indicano che abbiamo consumato qualcosa come 334 campi di calcio".
"Abbiamo proposto emendamenti di buon senso, che volevano
inserire tra i principi la tutela del suolo e il vincolo, per la
regione, di raggiungere quegli obiettivi europei di zero consumo
di suolo al 2050, e un'opportunità importante di dare ai sindaci
lo strumento per realizzare città verdi e resilienti ai
cambiamenti climatici - sottolinea la capogruppo M5S -. La
risposta però della maggioranza è stato un semplice no, senza
nemmeno argomentare il loro voto contrario".
"Non è certo così che facciamo un bel servizio ai cittadini del
Friuli Venezia Giulia. Che la politica di questa maggioranza sia
quella di creare lavoro, economia e costruzioni, anche a
discapito dell'ambiente, lo avevamo già capito, e oggi lo stesso
capogruppo della Lega ce l'ha ricordato. Pensavamo che il tutto
si potesse fare nel rispetto del territorio: una volta che avremo
terminato il suolo, non avremmo più nulla da consumare - conclude
Dal Zovo - e questa è un'ipotesi che non possiamo nemmeno
prendere in considerazione".
ACON/COM/mpb-fc