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Ddl Territorio: Santoro (Pd), marcia indietro Lega su norme vergognose

01.07.2020
19:14
(ACON) Trieste, 1 lug - "Il vergognoso tentativo della Lega di scavalcare le regole su edilizia e urbanistica al fine di cementificare in deroga ai piani regolatori è stato bloccato. L'iter del ddl 96 è stato tutt'altro che condiviso, soprattutto per il metodo con il quale la Maggioranza ha cercato di stravolgere, in Commissione, un testo che di base poteva essere condivisibile. Se non fosse stato per l'azione delle Opposizioni, oggi il Consiglio avrebbe approvato un obbrobrio senza alcuna visione di prospettiva e urbanistica e contro obiettivi di vivibilità, svilendo infine il ruolo dei Comuni con interventi puntuali".

A dirlo, in una nota, è la consigliera regionale del Pd Mariagrazia Santoro, relatrice di minoranza del ddl 96, contenente disposizioni in materia di Paesaggio, Urbanistica ed Edilizia, discusso e votato oggi in Aula.

"Dopo il passaggio in Commissione, in cui abbiamo contestato gli emendamenti della Lega che hanno stravolto l'iniziale testo della Giunta, fortunatamente - evidenzia Santoro - c'è stata una marcia indietro in apertura dei lavori d'Aula, con lo stralcio di alcuni articoli che gridavano vendetta per come sono stati presentati e per il loro contenuto, troppo assurdo perché reggesse all'interno di una legge".

Inoltre, aggiunge l'esponente dem, "la confusione in materia urbanistica ed edilizia si evidenzia anche dalle 43 pagine di istruzioni per capire una legge urbanistica della Lega, la legge 6 del 2019, che non funziona e che ha creato confusione tra gli operatori. È questa la semplificazione tanto sbandierata?".

Secondo Santoro, "resta comunque il fatto che sarebbe ora che Giunta e Consiglio si impegnino per una riforma organica dell'urbanistica e dell'edilizia senza continuare a procedere per spizzichi e bocconi e, possibilmente, abbandonando l'idea di Fedriga di una cementificazione selvaggia". ACON/COM/mpb-fc



La consigliera regionale del Pd, Mariagrazia Santoro