Zone speciali: sì unanime a mozione trasversale su Zfe e Zls in Fvg
(ACON) Trieste, 2 lug - Sì alla richiesta di rafforzamento del
pressing istituzionale su Roma da parte del governatore
Massimiliano Fedriga e della Giunta Fvg per creare una Zona
franca di emergenza e varare urgenti misure di armonizzazione
economica lungo la fascia confinaria regionale, evitando il
tracollo economico e sociale. Ma via libera, contestualmente,
anche all'attivazione di una Zona logistica semplificata per il
Fvg, al fine di affrontare la gravissima crisi legata agli
effetti della pandemia da Coronavirus.
Approvata all'unanimità dal Consiglio regionale la mozione unica
e trasversale che, pochi minuti prima dell'esame da parte
dell'Aula, aveva unito in un unico documento integrato le
preesistenti 179 e 181, poi ritirate. I contenuti, complementari,
sono stati quindi associati nella successiva 185, sottoscritta da
tutti i consiglieri presenti nell'emiciclo di piazza Oberdan a
Trieste.
La prima mozione era stata presentata dai consiglieri Diego
Bernardis, Mauro Bordin, Simone Polesello, Alfonso Singh, Antonio
Calligaris, Ivo Moras, Lorenzo Tosolini, Maddalena Spagnolo,
Alberto Budai, Danilo Slokar, Giuseppe Ghersinich, Luca Boschetti
ed Elia Miani (Lega), ai quali si erano aggiunte anche le firme
dei colleghi di partito Stefano Mazzolini, Stefano Turchet e
Antonio Lippolis. La seconda, invece, portava le sigle di Diego
Moretti, Roberto Cosolini, Igor Gabrovec, Franco Iacop, Cristiano
Shaurli, Chiara Da Giau, Sergio Bolzonello, Francesco Russo,
Mariagrazia Santoro, Nicola Conficoni ed Enzo Marsilio (Partito
democratico).
Con il provvedimento, in considerazione della necessità "di
adottare adeguati ed efficaci provvedimenti per promuovere un
reale sviluppo o a mantenere in condizione di economicità le
attività esistenti, in particolar modo nella conurbazione
transfrontaliera di Gorizia fra Italia e Slovenia", il Consiglio
impegna la Giunta "a istituire e convocare con urgenza un tavolo
di crisi aperto ai sindaci dei territori transfrontalieri, alle
categorie economiche, alle Camere di commercio, ai portatori di
interesse, ai rappresentanti delle sigle sindacali e delle
compagnie petrolifere operanti sul territorio regionale".
La richiesta dovrà essere inoltrata fino "al presidente del
Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, al ministro dell'Economia
e delle Finanze, Roberto Gualtieri, e al ministro degli Affari
esteri e della Cooperazione internazionale, Luigi Di Maio, per
superare gli ostacoli determinati dai confini nelle aree
transfrontaliere".
Il provvedimento impegna inoltre l'Esecutivo a "istituire un
tavolo di lavoro con Autorità di sistema portuale, Enti locali ed
Enti pubblici, formalizzato in un apposito Protocollo d'intesa
che possa avviare il percorso di istituzione di una Zls in Fvg da
presentare, anch'esso, al Governo nazionale".
È stato accolto all'unanimità anche l'emendamento aggiuntivo
suggerito dall'assessore alle Finanze, Barbara Zilli, che ha
ricordato come "altri territori del Paese hanno ottenuto
situazioni di grande favore. Ben venga questa iniziativa per la
quale la sottoscritta e il collega Graziano Pizzimenti sono
pronti a rappresentare tutti gli impegni davanti alla Giunta. Si
tratta di scelte strategiche per il futuro della Regione".
Grande soddisfazione dopo l'espressione dell'Aula è stata
manifestata dai due principali firmatari della mozione, Bernardis
e Moretti. "L'obiettivo - ha spiegato il rappresentante leghista
- è quello di arrivare quanto prima a un lavoro di mediazione e
condivisione. Ora tocca a Fedriga il compito di prendere in mano
la situazione e portarla nelle sedi adeguate. A 13 anni dalla
soppressione della Zona franca, il problema è emerso in tutta la
sua gravità e i dati, compresi gli oltre 120 milioni di euro in
iva e accise che ogni anno abbandonano il territorio, confermano
le perdite per Stato, Regione Fvg e intera comunità, ravvisando
la necessità di introdurre una Fiscalità di svantaggio". Moretti
si è invece limitato a segnalare l'importanza "di un'espressione
trasversale su questi strumenti e l'utilità di una delibera di
generalità di Giunta prevista per i prossimi giorni".
Il Pd si è espresso anche attraverso i consiglieri Shaurli e
Marsilio. Il primo ha sottolineato come "l'istituzione di una
Zona franca può costituire un obiettivo di medio o lungo periodo;
la Zls è invece più immediata, ma va allargata anche ai territori
non confinari". Il secondo ha allargato il discorso "a tutte le
aree della regione, compresa la montagna. Le esigenze sono
differenziate e il ragionamento deve essere organico, trovando i
giusti equilibri strategici".
Giuseppe Sibau (Progetto Fvg/Ar) ha suggerito di intervenire
"soprattutto sulle aree più in difficoltà. Se allarghiamo a
tutti, non arriva niente a nessuno". Sul fronte del Carroccio,
Slokar ha auspicato "forza e coraggio per batterci a Roma dove le
problematiche locali non vengono comprese", mentre Lippolis ha
caldeggiato l'invio delle tessere per la benzina scontata
direttamente a domicilio e Bordin ha auspicato "una soluzione
tutelante per l'intero territorio regionale, anche se ora tutta
l'attenzione è rivolta a quello confinario. Altrimenti, il
rischio è quello di far traslare le difficoltà sempre più verso
occidente".
Il plauso è arrivato anche da Mara Piccin (Forza Italia) che ha
chiesto "un impegno netto anche da chi è in Maggioranza al
Parlamento e vanta ministri della Regione" e da Cristian Sergo
(M5S) che ha ricordato "l'analogo odg da noi già presentato in
gennaio per chiedere un iter al Governo per l'istituzione della
Zls. Dobbiamo utilizzare gli strumenti disponibili fino in fondo
e così farà anche chi ci rappresenta a Roma". Infine, anche
Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) ha ritirato due emendamenti
(uno lo aveva stralciato anche Sergo) e ha chiesto "uno sviluppo
che non sia solo convergenza al ribasso, ma orientato verso nuove
opportunità".
ACON/DB-fc