Tagliamento: Moretuzzo (Patto), negato riconoscimento Unesco al fiume
(ACON) Trieste, 2 lug - "La Maggioranza in Consiglio regionale
ha espresso chiaramente, con il suo voto in Aula, che il
Tagliamento non ha la dignità per essere riconosciuto come
patrimonio dell'umanità dall'Unesco".
Questo il commento, in una nota, dei consiglieri regionali del
Gruppo Patto per l'Autonomia, Massimo Moretuzzo e Giampaolo
Bidoli, dopo la bocciatura della mozione da loro presentata e
sottoscritta da tutti i Gruppi di Opposizione, con cui si
impegnava la Giunta regionale a porre in essere ogni azione a
garanzia del fiume, "dalle sorgenti alla foce, per tutelarne la
naturalità e attivarsi subito con tutte le realtà locali e i
portatori di interesse legati alla realtà del Tagliamento per la
costituzione di un gruppo di lavoro che, attraverso il confronto
con il ministero dell'Ambiente, arrivasse a presentare il
progetto di candidatura Unesco - patrimonio dell'umanità
intitolato Tagliamento, il re dei fiumi alpini. Oltre a
sollecitare la Giunta a garantire il proprio impegno, anche in
termini finanziari, per arrivare in tempi brevi all'iscrizione
nella Tentative list dei beni Unesco, passaggio preliminare
dell'iter di candidatura".
"È incredibile - prosegue il primo firmatario della mozione,
Moretuzzo - che un fiume unico dal punto di vista paesaggistico
ed ecologico, oggetto di numerosi studi da parte della comunità
scientifica internazionale, non trovi da parte della massima
istituzione della nostra Regione il riconoscimento di tutto il
suo valore".
"Il Tagliamento - sottolinea ancora Moretuzzo - rappresenta
qualcosa di straordinario non solo dal punto di vista
paesaggistico, ma anche rispetto alla costruzione dell'identità
di un territorio che, attorno a questo fiume, ha costruito una
storia millenaria. Il voto di oggi in Aula è uno schiaffo in
faccia alla possibilità di creare un modello di sviluppo
innovativo basato sulla sostenibilità ambientale, sul turismo di
qualità e sulla valorizzazione delle peculiarità del territorio".
"Colpisce in particolare - conclude Moretuzzo - che tanti
consiglieri friulani abbiano preferito obbedire agli ordini di
partiti che, evidentemente, non hanno a cuore il bene della
propria terra, piuttosto che cogliere un'occasione importante per
la comunità regionale. Dopo le norme urbanistiche approvate in
questo inizio di legislatura e con il voto di oggi si rende
evidente il perseguimento di un preciso disegno da parte
dell'Amministrazione Fedriga, che basa la propria azione politica
sulle deroghe, sulla cementificazione ad ogni costo e sulla
mancanza di un'adeguata tutela dei beni naturali del Friuli
Venezia Giulia, in assenza di una visione di sviluppo locale
sostenibile".
ACON/COM/rcm-fc