Defr: Zilli a I Commissione, poche risorse a disposizione per 2021
(ACON) Trieste, 6 lug - "In attesa della definizione del quadro
finanziario nazionale e comunitario, in continua evoluzione, e
della effettiva disponibilità dello Stato a venire incontro alla
consistente riduzione di gettito a carico del bilancio anche
della nostra Regione, non risulta possibile effettuare una
puntuale previsione finanziaria. Di conseguenza, non si rilevano
margini per operare scelte strategiche né per la seconda parte
dell'anno 2020 né per l'inizio dell'anno 2021".
Con il Documento di economia e finanza regionale (Defr) 2021, ha
spiegato l'assessore Fvg alle Finanze, Barbara Zilli, nel corso
della sua illustrazione alla I Commissione consiliare presieduta
da Alessandro Basso (FdI), l'analisi "si concentra gioco forza
sul negativo contesto socioeconomico del territorio, evidenziando
le profonde criticità secondo i dati e le previsioni
econometriche", rinviando alla nota di aggiornamento "la
definizione delle politiche economiche di rilancio, una volta
chiarite le risorse straordinarie a disposizione da mobilitare".
Comunque, intanto si apprende che l'economia del Friuli Venezia
Giulia, secondo le prime stime regionali effettuate a inizio
aprile, era prevista in un iniziale rallentamento del 7,1%
nell'anno in corso, all'interno di uno scenario che, considerate
le recenti previsioni nazionali più realistiche della Banca
d'Italia, è atteso in netto e deciso peggioramento in tutte le
sue componenti.
In particolare, a inizio aprile si prevedeva un primo calo dei
consumi pari al 4,9% (per una contrazione complessiva di 1,3
miliardi), degli investimenti pari al 12,3% (-1 miliardo) e
dell'export pari al 10,1% (-1,6 miliardi). L'industria in senso
stretto era già prevista in perdita del 13,5% nel valore aggiunto
(-912 milioni), i servizi del 4,7% (-1 miliardo).
Era valutata, inoltre, "una prima riduzione di 20mila unità di
lavoro e si stimava una perdita di fatturato di almeno 4 miliardi
di euro nel 2020 e ulteriori 1,5 miliardi nel 2021. Nel bimestre
aprile-maggio sono risultate 25 milioni le ore autorizzate con
causale emergenza sanitaria Covid-19 in Cassa integrazione
guadagni ordinaria, quasi 10 milioni nei fondi di solidarietà e
poco meno di 5 milioni nella Cig in deroga".
Dopo pagine dedicate a confronti con il 2019, stime e previsioni
future, il Defr 2021 termina con la specifica, una volta di più,
che in occasione dell'aggiornamento del Documento, quando saranno
disponibili dati più completi e stime aggiornate, verranno fatte
delle valutazioni più accurate sull'andamento del gettito degli
anni futuri.
ACON/RCM-fc