Edilizia: Santoro a IV Comm, pdln per evitare distorsione subappalti
(ACON) Trieste, 7 lug - Una proposta di legge nazionale per
mettere mano alle leggi 55/2019 e 50/2016 in tema di subappalto è
stata presentata alla IV Commissione dai consiglieri regionali
del Pd, Mariagrazia Santoro, Sergio Bolzonello, Roberto Cosolini,
Franco Iacop, Diego Moretti e Francesco Russo.
"Il progetto - ha spiegato Santoro in qualità di prima firmataria
- tratta una questione emersa negli ultimi mesi a seguito di due
sentenze della Corte di Giustizia dell'Unione europea (Cgue)
emesse a settembre e novembre 2019 in tema di subappalto nei
contratti pubblici. Entrambe le sentenze entrano nel merito della
fattispecie del subappalto disciplinato dalla legge 55/2019,
detta Sblocca Cantieri, che limita al 40% la parte dell'appalto
che l'offerente è autorizzato a subappaltare a terzi e al 20% il
limite al ribasso dei prezzi da parte dei subappaltatori".
"Nell'emettere le sentenze - ha evidenziato la dem - la Cgue
aveva sostenuto la necessità di prevedere di volta in volta la
percentuale di subappalto da parte dell'ente appaltatore a fronte
di adeguate motivazioni, escludendo una determinazione a priori
di limiti per via legislativa statale. Non si tratta - ha
rimarcato la consigliera - della censura tout court del limite,
come erroneamente letto da molti, ma della necessità che sia
fissato in ciascun appalto in relazione alla peculiarità
dell'opera".
"A questo punto - ha aggiunto Santoro - si rende necessaria una
modifica a quanto previsto dall'articolo 105 del decreto
legislativo 50 del 2016, Codice dei contratti pubblici, per
adeguarsi alle sentenze della Corte e salvaguardare le
prerogative di intervento del nostro legislatore e degli enti
pubblici, quest'ultimi tenuti ad applicare la normativa volta a
prevenire distorsioni ed errori interpretativi".
A tal proposito, la proponente ha fatto presente che "per evitare
pericolose interpretazioni della norma statale e delle suddette
sentenze da parte degli enti locali, come già avvenuto nel caso
del Comune di Udine che, in una recente gara d'appalto sulle
asfaltature, ha previsto la possibilità del subappalto al 100%, è
urgente un intervento di modifica di norma da parte dello Stato
accogliendo le sentenze della Cgue e, al contempo, preveda una
diversa modalità di regolamentazione della possibilità del
subappalto".
"Senza un'azione in tal senso si corre il rischio di una
proliferazione di gare con subappalti liberi anche al 100% che,
sostanzialmente, si configurano come cessioni totali di
contratto, fattispecie però vietata dalla legge. In mancanza di
una diversa e certa regolamentazione del subappalto - è la paura
della consigliera - assisteremo a lavori pubblici assegnati a
grandi imprese o imprese qualificate che, nel migliore dei casi,
subappalteranno a prezzi stracciati la loro esecuzione a soggetti
non necessariamente idonei".
Infine, Santoro ha evidenziato come la proposta di legge alle
Camere numero 13 non comporti nuovi o maggiori oneri finanziari
per i bilanci regionale e statale.
"C'è una effettiva preoccupazione sull'utilizzo del subappalto
così esteso, argomento che va a interessare anche il tema della
sicurezza e della giusta remunerazione dei lavoratori", ha
ammesso poi anche Emanuele Zanon (Progetto Fvg/Ar), che si è
detto d'accordo nel sollecitare il Parlamento "affinché si usi
questo strumento in maniera adeguata e non ci sia possibilità di
distorsioni, come lo è una previsione al 100%".
ACON/RCM-fc