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Edilizia: Santoro a IV Comm, pdln per evitare distorsione subappalti

07.07.2020
15:52
(ACON) Trieste, 7 lug - Una proposta di legge nazionale per mettere mano alle leggi 55/2019 e 50/2016 in tema di subappalto è stata presentata alla IV Commissione dai consiglieri regionali del Pd, Mariagrazia Santoro, Sergio Bolzonello, Roberto Cosolini, Franco Iacop, Diego Moretti e Francesco Russo.

"Il progetto - ha spiegato Santoro in qualità di prima firmataria - tratta una questione emersa negli ultimi mesi a seguito di due sentenze della Corte di Giustizia dell'Unione europea (Cgue) emesse a settembre e novembre 2019 in tema di subappalto nei contratti pubblici. Entrambe le sentenze entrano nel merito della fattispecie del subappalto disciplinato dalla legge 55/2019, detta Sblocca Cantieri, che limita al 40% la parte dell'appalto che l'offerente è autorizzato a subappaltare a terzi e al 20% il limite al ribasso dei prezzi da parte dei subappaltatori".

"Nell'emettere le sentenze - ha evidenziato la dem - la Cgue aveva sostenuto la necessità di prevedere di volta in volta la percentuale di subappalto da parte dell'ente appaltatore a fronte di adeguate motivazioni, escludendo una determinazione a priori di limiti per via legislativa statale. Non si tratta - ha rimarcato la consigliera - della censura tout court del limite, come erroneamente letto da molti, ma della necessità che sia fissato in ciascun appalto in relazione alla peculiarità dell'opera".

"A questo punto - ha aggiunto Santoro - si rende necessaria una modifica a quanto previsto dall'articolo 105 del decreto legislativo 50 del 2016, Codice dei contratti pubblici, per adeguarsi alle sentenze della Corte e salvaguardare le prerogative di intervento del nostro legislatore e degli enti pubblici, quest'ultimi tenuti ad applicare la normativa volta a prevenire distorsioni ed errori interpretativi".

A tal proposito, la proponente ha fatto presente che "per evitare pericolose interpretazioni della norma statale e delle suddette sentenze da parte degli enti locali, come già avvenuto nel caso del Comune di Udine che, in una recente gara d'appalto sulle asfaltature, ha previsto la possibilità del subappalto al 100%, è urgente un intervento di modifica di norma da parte dello Stato accogliendo le sentenze della Cgue e, al contempo, preveda una diversa modalità di regolamentazione della possibilità del subappalto".

"Senza un'azione in tal senso si corre il rischio di una proliferazione di gare con subappalti liberi anche al 100% che, sostanzialmente, si configurano come cessioni totali di contratto, fattispecie però vietata dalla legge. In mancanza di una diversa e certa regolamentazione del subappalto - è la paura della consigliera - assisteremo a lavori pubblici assegnati a grandi imprese o imprese qualificate che, nel migliore dei casi, subappalteranno a prezzi stracciati la loro esecuzione a soggetti non necessariamente idonei".

Infine, Santoro ha evidenziato come la proposta di legge alle Camere numero 13 non comporti nuovi o maggiori oneri finanziari per i bilanci regionale e statale.

"C'è una effettiva preoccupazione sull'utilizzo del subappalto così esteso, argomento che va a interessare anche il tema della sicurezza e della giusta remunerazione dei lavoratori", ha ammesso poi anche Emanuele Zanon (Progetto Fvg/Ar), che si è detto d'accordo nel sollecitare il Parlamento "affinché si usi questo strumento in maniera adeguata e non ci sia possibilità di distorsioni, come lo è una previsione al 100%". ACON/RCM-fc



Emanuele Zanon, consigliere regionale (Progetto Fvg/Ar)
Mariagrazia Santoro, consigliera regionale del Partito democratico