Comuni: Roberti a V Comm, ComPa strumento utile per gestire criticità
(ACON) Trieste, 8 lug - "Non so se il sistema del Centro di
competenza per la Pubblica amministrazione, peraltro preso a
modello anche da altre Regioni, sia quello migliore per gestire
le criticità dei Comuni. Di certo, è l'unico che abbiamo in
questo momento e cercheremo di migliorarlo ulteriormente per
venire incontro alle esigenze della Regione Fvg e delle Autonomie
locali. Se non dovessimo riuscirci, solo in quel caso cercheremo
strade alternative".
Questa la considerazione finale emersa dall'intervento
dell'assessore ad Autonomie locali e Funzione pubblica, Pierpaolo
Roberti, chiamato a esprimersi in sede di V Commissione
consiliare all'Interrogazione a risposta orale 153 sul tema del
finanziamento a ComPa Fvg, proposta dal Gruppo consiliare del
Progetto Fvg/Ar con Giuseppe Sibau primo firmatario, affiancato
dai colleghi Mauro Di Bert, Edy Morandini ed Emanuele Zanon.
I proponenti chiedevano chiarimenti in merito a uno strumento
"nato nel 2015 quale prosecuzione del ForSer Fvg - Formazione e
servizi per la Pubblica amministrazione che, a sua volta, era
un'associazione no profit costituita nel 2000 per la formazione
del personale del settore pubblico". Definito anche "braccio
operativo strategico per attuare la riforma delle Unioni
territoriali intercomunali (Uti)" e in considerazione della sua
natura di "ente giuridico di diritto privato, soggetto però a un
preponderante finanziamento pubblico da parte della Regione per
remunerare l'attività formativa di dipendenti e amministratori
della Pa", la volontà dei rappresentanti del Progetto Fvg/Ar era
quella di "conoscere i criteri di trasparenza utilizzati per le
attività del ComPa (anche in relazione alla scelta di direttore,
dipendenti e consulenti esterni) e come siano state utilizzate le
risorse stanziate dalla Regione Fvg".
Roberti ha ricordato che l'interrogazione, presentata il 7
novembre 2019, risulti oggi "parzialmente superata". Nel
frattempo, infatti, è avvenuta "la trasformazione di ComPa in
fondazione con il cambiamento della sua natura giuridica
attraverso uno statuto. Inoltre - ha aggiunto l'assessore - la
Regione non stanziava e non stanzia denaro direttamente a ComPa,
bensì i capitoli di bilancio vedono beneficiaria l'Associazione
nazionale Comuni italiani che sceglie come utilizzare le risorse
attraverso ComPa".
Ovviamente, ha aggiunto, tutte le decisioni "vengono prese di
concerto con la Regione che si assume in carico il pagamento di
circa il 95% delle spese nell'ottica del sostegno e del
miglioramento dei processi organizzativi degli Enti locali.
Esiste una cabina di regia nell'ambito della quale
l'Amministrazione Fvg esprime le sue priorità che vanno dalla
semplice consulenza spot all'utilizzo di personale da inviare in
un Comune per sopperire a mancanze temporanee".
In merito alla trasparenza, Roberti ha aggiunto di non voler
"entrare nel merito delle scelte riguardo il personale, perché
non ci competono. Ovviamente, però, devono essere rispettate le
norme che regolano le attività delle fondazioni. Il problema,
piuttosto, può essere legato alle decisioni relative ai Comuni
che possono avvalersi del supporto di ComPa: sono oltre duecento
e, soprattutto quelli più piccoli, hanno talvolta delle esigenze
difficili da soddisfare a causa dell'eccessivo numero di
richieste".
"Sono comunque convinto della buona fede di chi decide quali di
essi vadano supportati, ma abbiamo comunque voluto cercare di
costruire - ha sottolineato Roberti - un criterio il più
oggettivo possibile (come le difficoltà nel realizzare gli
interventi o il personale disponibile in rapporto agli abitanti)
per garantire la massima trasparenza. Tuttavia, viste le
problematiche che possono mettere improvvisamente in ginocchio un
piccolo Comune, è stato garantito un piccolo margine di
discrezionalità. Anche l'Anci è soddisfatta della trasformazione
ma, in ogni caso, abbiamo voluto che nel cda sedesse anche
l'assessore alle Autonomie locali".
Il consigliere Zanon, rappresentando il suo Gruppo consiliare, ha
ricordato "che l'Anci deve perciò rispondere alla Regione delle
sue scelte nell'ambito di uno strumento comunque utile e,
soprattutto, gratuito per gli Enti locali privi di fondi da
riservare alla formazione".
ACON/DB-fc