Minoranze: Gabrovec (Ssk), seggio slo a rischio con riforma elettorale
(ACON) Trieste, 9 lug - "Approvare oggi una nuova legge
elettorale che privi gli sloveni del proprio rappresentante in
parlamento sarebbe quantomeno contradditorio con quanto stiamo
vivendo".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale Igor Gabrovec
(Ssk) che, a due settimane dall'audizione in Commissione per gli
Affari costituzionali della Camera dei deputati, dove la
Slovenska skupnost aveva presentato la propria posizione e le
proposte in merito alla nuova legge elettorale, rilancia il
pressing a livello internazionale chiedendo un incontro con il
ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, che sarà lunedì prossimo,
13 luglio, a Trieste in occasione della visita dei presidenti
della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, e slovena, Borut
Pahor.
Nella sua lettera al responsabile della Farnesina, l'esponente
sloveno fa appello ai trattati internazionali e al principio di
reciprocità per chiedere che, nella nuova legge elettorale,
vengano previste clausole di salvataggio circa l'elezione del
parlamentare sloveno a Roma. Con la riduzione di un terzo del
numero dei deputati e dei senatori e in assenza di precise norme
di tutela, infatti, la comunità slovena rischierebbe di fatto di
venire esclusa per la prima volta dal Parlamento nazionale.
"Se consideriamo - evidenzia Gabrovec - che la comunità italiana
in Slovenia può fregiarsi di almeno un seggio garantito a
prescindere dalla consistenza numerica e dal risultato
elettorale, la soppressione della voce democratica a Roma si
trasformerebbe in questione di rilevanza internazionale".
"Lunedì - sottolinea ancora il consigliere regionale - sarà una
giornata storica sul piano dei rapporti tra la comunità slovena e
l'Italia e, più in generale, tra i due Stati confinanti e amici.
La restituzione del Narodni dom, sottratto agli sloveni dall'odio
fascista 100 anni fa, la visita congiunta dei presidenti Pahor e
Mattarella ai luoghi simbolo del dolore delle due comunità e il
conferimento delle massime onorificenze dei due Stati a Boris
Pahor - conclude Gabrovec - rappresentano un segnale chiaro che
la minoranza slovena si configura come un elemento fondante della
comunità regionale e nazionale".
ACON/COM/fc