Fase 3: Liguori (Citt), ospedale Gorizia torni come ante Covid-19
(ACON) Trieste, 11 lug - "L'ospedale di Gorizia torni alla
situazione pre Covid-19 e la Giunta regionale intervenga senza
più esitazioni, per risolvere le molteplici questioni ancora
aperte".
Questa in estrema sintesi la richiesta, riportata in una nota,
alla base dell'interpellanza presentata dal Gruppo dei Cittadini
in Consiglio regionale, che arriverà all'attenzione dell'Aula nel
corso di una delle prossime sedute.
A farsi portavoce delle richieste del territorio isontino è stata
ancora una volta Simona Liguori, che nel documento sottoposto
alla Giunta Fedriga ha individuato le criticità più urgenti.
"Abbiamo chiesto garanzie - spiega la rappresentante dei civici -
affinché l'attività ortopedica in urgenza venga ripristinata a
Gorizia come era precedentemente alla chiusura per emergenza
coronavirus, mantenendo così fede alle promesse fatte a suo tempo
dall'assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi, che
tutto sarebbe ritornato come prima".
"Dovrà poi essere riattivato urgentemente il bando per direttore
della Struttura operativa complessa (Soc) di oncologia, revocato
con il decreto 251 del direttore generale dell'Azienda sanitaria
giuliano isontina (Asugi), nonché i concorsi per direttore di
altre due importanti Soc come igiene e sanità pubblica e
prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro - aggiunge la
consigliera regionale -, entrambe sempre revocate dal medesimo
decreto 251. Infine, è necessario che venga bandito al più presto
il concorso per la direzione della Soc di medicina generale".
"Richieste legittime, dato che i cittadini goriziani hanno
accettato con spirito di sacrificio tutti i disagi provocati
dalla trasformazione dell'ospedale di Gorizia in ospedale Covid.
L'ortopedia - precisa la Liguori - ha ripreso l'attività, ma solo
parzialmente e non secondo le modalità preesistenti alla
chiusura, lasciando a Gorizia i soli interventi in elezione e
dirottando tutte le urgenze ortopediche a Monfalcone".
"Ogni anno, oltre ad altre urgenze traumatologiche, ci sono circa
150 casi di fratture del femore in persone perlopiù anziane e
fragili che prima venivano trattate a Gorizia e che ora devono
essere trasportate a Monfalcone, con tutto ciò che ne consegue",
chiosa l'esponente di Centrosinistra.
ACON/COM/rcm