Tagliamento: Moretuzzo (Patto), petizione per la tutela del fiume
(ACON) Trieste, 11 lug - "L'assessore Fabio Scoccimarro ha
perso una buona occasione per scusarsi dell'errore che ha
commesso, assieme al Centrodestra, bocciando in Aula la mozione
con cui si chiedeva di adoperarsi affinché il fiume Tagliamento
sia riconosciuto Patrimonio mondiale Unesco. Parlare della nostra
come di una mozione strumentale, come fa l'assessore in un
comiunicato, significa non aver minimamente capito cosa
rappresenti il Tagliamento, non solo per il Friuli".
Lo afferma in una nota il capogruppo in Consiglio regionale di
Patto per l'autonomia, Massimo Moretuzzo.
"Abbiamo inviato a tutti i colleghi il testo della mozione prima
di depositarla - fa presente Moretuzzo -, proprio perché crediamo
che questo tema sia assolutamente trasversale, ma nessuno della
Maggioranza ha firmato il documento, né ci ha chiesto modifiche o
integrazioni, salvo poi bocciarla in Aula".
"Quanto alla proposta di Scoccimaro, di inserire il Tagliamento
in un unico progetto Unesco con le sorgenti del Piave e le opere
derivatorie e di bonifica - spiega ancora l'esponente di
Opposizione -, lo invitiamo a studiare i diversi livelli di
riconoscimento che possono essere concessi da questa prestigiosa
istituzione mondiale: la nostra mozione chiede che questo fiume
straordinario sia considerato bene naturale Patrimonio
dell'umanità. Il progetto abbozzato dall'assessore non può
rientrare in questa categoria, che è quella più ambita, al
massimo può essere un progetto di Riserva della biosfera, che
promuove l'interazione fra uomo e ambiente e che ha un richiamo,
anche in termini di attrattività turistica, decisamente diverso".
"Capiamo l'interesse di Scoccimarro per le sorgenti del Piave,
fiume sacro alla Patria, e per le opere di bonifica, in
particolare quelle realizzate dal 1920 al 1940 in un periodo
storico che lui evidentemente apprezza, però non capiamo perché
non si intenda dare al Tagliamento la dignità che gli appartiene
da sempre. D'altra parte, è la seconda volta che l'assessore si
prodiga per bocciare una nostra mozione su questo tema: lo aveva
già fatto un anno fa, quando chiedemmo alla Giunta Fedriga di
assicurare una salvaguardia maggiore a quel fiume, dalle sorgenti
alla foce, e di realizzare una nuova Zona speciale di
conservazione (Zsc) derivante dalla fusione delle due Zsc
attuali, individuate come Greto del Tagliamento e Valle del Medio
Tagliamento, creando un'area più ampia di tutela che includesse
anche l'alveo del fiume compreso tra il ponte di Cimano e quello
di Pinzano, zona di particolare ricchezza naturalistica e che,
guarda caso, secondo alcuni potrebbe essere interessata da grandi
infrastrutture stradali o sbarramenti artificiali".
"La si smetta, quindi, di nascondersi dietro un dito:
evidentemente fino ad oggi Scoccimarro e la Maggioranza hanno
pensato più agli interessi che gravitano attorno a questo fiume,
piuttosto che alla sua tutela. Noi non ci stiamo e le quasi 3mila
adesioni che la petizione per il riconoscimento Unesco ha
raccolto dimostrano che questa battaglia non è solo nostra, ma di
tutti coloro che vedono nel Tagliamento un'occasione
paradigmatica per immaginare un futuro diverso e più sostenibile
per la nostra terra".
ACON/COM/rcm