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Ita-Slo: Honsell (Open Fvg), la forza iconica dei presidenti a Trieste

13.07.2020
18:44
(ACON) Trieste, 13 lug - "L'immagine dei due presidenti della Repubblica, mano nella mano a Trieste, ha una forza iconica indubbia e resterà a lungo nella nostra memoria a perenne ricordo di uno sforzo di comprensione e riconciliazione tra Italia e Slovenia o, più in generale, tra l'Italia e il mondo della ex Jugoslavia".

Lo afferma in una nota il consigliere regionale Furio Honsell (Open Sinistra Fvg), sottolineando il rilievo assoluto di due elementi. "Innanzitutto, l'importanza e il valore dell'Unione europea come esperienza culturale. È solo grazie al processo di integrazione europeo, che rimuove i confini e favorisce l'incontro tra culture e memorie diverse, se eventi come questo possono accadere. Non è certo con l'asserragliarsi dietro ai cippi confinari e guardandosi in cagnesco - aggiunge - che si possono far progredire il dialogo e la comprensione tra i popoli. Anzi, è proprio questo atteggiamento che produsse eventi nefasti quali l'incendio fascista del Narodni dom di cento anni fa, attuato con la finalità di umiliare attraverso tale atto un intero popolo".

"La seconda considerazione - sottolinea Honsell - riguarda l'uso strumentale e politico della storia e della memoria, utilizzate con un'accezione proprietaria e una visione non inclusiva. Il pathos e l'eco, anche internazionale, della cerimonia sono infatti in totale antitesi con la propaganda antislava fatta negli ultimi anni dalla Destra, particolarmente in Friuli Venezia Giulia, e l'utilizzo del dramma collettivo delle foibe con mera finalità partitico-elettorale".

"Noi, come Open Sinistra Fvg, lo scorso febbraio avevamo proposto una mozione - ricorda il consigliere - volta a favorire l'attivazione di una borsa di dottorato di ricerca per studi di storia contemporanea sul confine orientale, aperta a giovani ricercatori italiani e sloveni. La nostra convinzione è che solo attraverso lo scambio di conoscenze e di esperienze si possa realmente considerare chiuso uno dei momenti più bui della storia post-unitaria. Ma - conclude - questa proposta è stata ovviamente respinta perché non funzionale alla propaganda nazionalista e sovranista che anima la Maggioranza consiliare della Regione". ACON/COM/db-fc



I presidenti di Ita e Slo, Sergio Mattarella e Borut Pahor, davanti alla Foiba di Basovizza