Migranti: Moretti (Pd), chiarezza e cambio rotta dopo decesso al Cpr
(ACON) Trieste, 14 lug - "La situazione di forte di tensione
presente nel Cpr di Gradisca, tra gli ospiti ma anche tra
operatori e Forze dell'Ordine, era annunciata e traspariva ormai
da settimane tra segnalazioni di autolesionismo apparse sui
social e voci su possibili scioperi della fame. In sei mesi ci
sono stati due morti e svariate persone ricoverate. Anche gli
ultimi episodi di oggi dimostrano che la situazione è pericolosa.
Si rivela perciò necessario un cambiamento chiaro di strategia e
non certo altre strutture del genere, come paventato da Fedriga".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale e segretario
provinciale del Pd di Gorizia, Diego Moretti, commentando la
notizia della morte, avvenuta nel Cpr di Gradisca d'Isonzo, di un
albanese di 28 anni e delle gravi condizioni in cui versa il suo
compagno di stanza, cittadino del Marocco.
"La situazione - sottolinea il rappresentante dem - conferma
quanto queste strutture siano pericolose per operatori e Forze di
Polizia, nonché inadeguate al loro scopo. Inoltre, mentre si
decide come affrontare la questione, vanno sospese. Di
conseguenza, la richiesta di nuove realtà similari sul territorio
regionale da parte di Fedriga e di alcuni sindaci, opzione mai
riscontrata favorevolmente, alla luce dei fatti di questi giorni
risultano del tutto fuori luogo".
"Nelle ultime ore sembra che ci siano stati, dentro al Cpr, anche
alcuni incendi. È quantomai necessario fare chiarezza su cosa
stia succedendo lì dentro per la sicurezza di tutti. Così com'è
necessario - conclude Moretti - un ripensamento sulla tipologia
di struttura da parte del Governo nazionale. Non è possibile che
Gradisca si trovi da sola a fronteggiare una situazione di questa
gravità".
ACON/COM/db-fc