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Migranti: Moretti (Pd), chiarezza e cambio rotta dopo decesso al Cpr

14.07.2020
18:40
(ACON) Trieste, 14 lug - "La situazione di forte di tensione presente nel Cpr di Gradisca, tra gli ospiti ma anche tra operatori e Forze dell'Ordine, era annunciata e traspariva ormai da settimane tra segnalazioni di autolesionismo apparse sui social e voci su possibili scioperi della fame. In sei mesi ci sono stati due morti e svariate persone ricoverate. Anche gli ultimi episodi di oggi dimostrano che la situazione è pericolosa. Si rivela perciò necessario un cambiamento chiaro di strategia e non certo altre strutture del genere, come paventato da Fedriga".

Lo afferma in una nota il consigliere regionale e segretario provinciale del Pd di Gorizia, Diego Moretti, commentando la notizia della morte, avvenuta nel Cpr di Gradisca d'Isonzo, di un albanese di 28 anni e delle gravi condizioni in cui versa il suo compagno di stanza, cittadino del Marocco.

"La situazione - sottolinea il rappresentante dem - conferma quanto queste strutture siano pericolose per operatori e Forze di Polizia, nonché inadeguate al loro scopo. Inoltre, mentre si decide come affrontare la questione, vanno sospese. Di conseguenza, la richiesta di nuove realtà similari sul territorio regionale da parte di Fedriga e di alcuni sindaci, opzione mai riscontrata favorevolmente, alla luce dei fatti di questi giorni risultano del tutto fuori luogo".

"Nelle ultime ore sembra che ci siano stati, dentro al Cpr, anche alcuni incendi. È quantomai necessario fare chiarezza su cosa stia succedendo lì dentro per la sicurezza di tutti. Così com'è necessario - conclude Moretti - un ripensamento sulla tipologia di struttura da parte del Governo nazionale. Non è possibile che Gradisca si trovi da sola a fronteggiare una situazione di questa gravità". ACON/COM/db-fc



Diego Moretti, consigliere regionale del Pd