News


Scuola: Rosolen in VI Comm, in Fvg mancano 1.400 insegnanti e 300 Ata

15.07.2020
14:14
(ACON) Trieste, 15 lug - "In Friuli Venezia Giulia mancano circa 900 docenti di sostegno, oltre ai 500 insegnanti divenuti necessari in seguito allo sdoppiamento delle classi richiesto dai provvedimenti anti Covid-19 e a 300 unità di personale amministrativo, tecnico e ausiliario (Ata)".

Lo ha sottolineato l'assessore regionale all'Istruzione, Alessia Rosolen, nel corso della riunione della VI Commissione consiliare, presieduta da Giuseppe Sibau (Progetto Fvg/Ar) e riunita in presenza oggi a Trieste. I lavori, convocati nell'emiciclo di piazza Oberdan, prevedevano l'audizione del direttore dell'Ufficio scolastico regionale (Usr), Daniela Beltrame, in merito ai temi legati alle prospettive e al dimensionamento scolastico per l'anno scolastico 2020-21.

"Per la Regione Fvg - ha aggiunto Rosolen - sarà impossibile supplire al fabbisogno di risorse. Insieme all'Usr è stata svolta una grande mole di lavoro e anche la prossima settimana proseguiranno le riunioni con Comuni e dirigenti scolastici. Nel frattempo, abbiamo realizzato e inviato a tutti gli istituti un manuale operativo dopo aver ricevuto le linee guida, ma devo constatare la grande difficoltà, ravvisata anche in seno alla Conferenza delle Regioni, nel confrontarsi con il ministro dell'Istruzione, Lucia Azzolina. Noi proseguiamo a lavorare, ma le difficoltà sono enormi".

"La riapertura delle scuole in settembre rimane una priorità assoluta e nessuno può pensare di fare neppure un passo indietro. Tuttavia - ha proseguito l'assessore - non bastano i milioni di euro che la Regione ha messo e metterà a supporto. Gli interventi nazionali a pioggia, infatti, non consentono un adeguato coordinamento, mentre proseguono i nostri monitoraggi su tutti i temi legati alla scuola: edilizia, personale e trasporti".

Nel corso della sua esposizione, il direttore dell'Usr, Beltrame, ha evidenziato "l'assenza di tagli al personale docente da parte del Ministero. Rimane perciò confermato il contingente dello scorso anno, nonostante un calo complessivo di 1.570 alunni: 743 sono stati persi dalla scuola per l'infanzia e 1.105 dalle scuole primarie, mentre quelle di primo e secondo grado vanno in controtendenza, rispettivamente con 39 e 239 presenze in più".

Nell'ambito della scuola per l'infanzia risultano 13.417 bambini e un miglioramento del rapporto medio di utenti per sezione (19,7 di media, contro i 19,72 dello scorso anno), nonostante la riduzione delle sezioni. Per quanto riguarda la scuola primaria, la popolazione scolastica è diventata di 44.291 alunni (era di 45.396 nel 2019) con rapporto alunni-classe che da 18,25 scende a 17,98. I posti di sostegno sono aumentati di 38 unità con 35 in più di potenziamento. In relazione alla scuola secondaria di Primo grado, la media per classi (aumentate di 12 unità) scende da 17,5 a 17, mentre quella di Secondo grado vede un incremento di 17 classi con una media studenti da 20,24 a 20,20.

"L'organico del personale docente - ha dettagliato Beltrame - prevede 11.968 insegnanti di ogni ordine e grado con nuova distribuzione interna, mentre il personale Ata rimane a quota 4.064 con diritto per qualsiasi sede di avere almeno due collaboratori scolastici". In vista del rientro, inoltre, è stato costituito il Tavolo di lavoro regionale "che coinvolge personale dirigente dell'Usr, i tre assessori regionali competenti, il presidente del Consiglio delle Autonomie locali, rappresentanti di Protezione civile, Croce rossa italiana, associazioni dei disabili, studenti e genitori, nonché delle scuole paritarie e di tutti i sindacati. Molteplici i nostri monitoraggi degli spazi, mentre il verbale inviato dal Comitato tecnico-scientifico ha definito le necessità di distanziamento per garantire la sicurezza di un metro dalle linee boccali. Permane, infine, l'obbligo di indossare le mascherine nelle aree comuni con distanze impossibili da regolare".

Sul piano finanziario, invece, le scuole regionali hanno ricevuto "fondi statali da 1.586.000 euro per la didattica a distanza, 1.305.000 dei quali utilizzato per l'acquisto di dispositivi di connessione da concedere in comodato d'uso alle famiglie richiedenti. Dalla Regione Fvg - ha ricordato ancora Beltrame - è arrivato un ulteriore milione. Inoltre, 93mila euro ministeriali sono stati utilizzati per fornire 18 assistenti tecnici alle scuole del primo ciclo, mentre i fondi Pon hanno garantito ulteriori 1.350.000 euro. Per l'acquisto di materiali per la sanificazione, la pulizia, i dispositivi di protezione individuale, le strumentazioni e i banchi singoli sono stati utilizzati 6.281.000 euro".

Il dibattito è stato aperto dall'intervento del consigliere Elia Miani (Lega) che ha suggerito "particolare attenzione alle esigenze del convitto nazionale Paolo Diacono di Cividale e dell'Isis Arturo Malignani di San Giovanni al Natisone".

Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) ha invece auspicato di ricevere "i dati numerici completi, comprensivi dello storico degli ultimi anni, legati alla composizione numerica delle classi". Inoltre, il consigliere ha chiesto se esiste una specifica linea di azione da seguire, qualora si dovesse appurare un caso positivo all'interno di un istituto.

Il leghista Stefano Turchet ha espresso la sua preoccupazione riguardo "linee guida condivisibili, ma difficilmente rispettabili sul piano pratico. Soprattutto nell'ambito della scuola dell'infanzia e di quelle primarie. Ci sono spazi dove nessuno può garantire il rispetto della distanza e, prima dell'inizio dell'anno, consiglio i dirigenti di rivolgersi a Prefetto e Procura della Repubblica anticipando tali difficoltà. Il rischio di facili denunce, infatti, è molto alto".

Anche il collega di partito Mauro Bordin ha condiviso il tema, allargandolo "alla carenza del personale di sostegno per il quale è necessario chiedere un intervento ministeriale e governativo per supportare chi vive situazioni di difficoltà. Vorrei anche capire - ha aggiunto - il motivo dell'assenza dell'insegnamento del tedesco in molte scuole attigue a località turistiche importanti".

Sul fronte Partito democratico, la consigliera Chiara Da Giau ha rivolto la sua attenzione "all'accorpamento tra classi e al rischio della riduzione dei servizi e degli orari dovuto alla modifica degli spazi legata anche agli sdoppiamenti". Il collega dem Cristiano Shaurli ha invece commentato che "in una situazione così straordinaria sarebbe meglio evitare la chiusura di intere sezioni", auspicando di sapere "in quale modo noi consiglieri possiamo attivarci per aiutare a risolvere le principali necessità". Al dibattito hanno contribuito anche Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia) e lo stesso presidente Sibau. ACON/DB-fc



L'assessore regionale Alessia Rosolen, Daniela Beltrame (direttore dell'Usr) e il presidente della VI Commissione consiliare, Giuseppe Sibau