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Attività Cr: cala produzione leggi, più approvazioni a unanimità

15.07.2020
16:38
(ACON) Trieste, 15 lug - Meno produzione legislativa, ancora numericamente superiori le leggi di iniziativa giuntale, la gran parte dei provvedimenti è stata approvata a maggioranza, assente l'iniziativa popolare, più regolamenti approvati e più atti di sindacato ispettivo presentati.

Il Comitato per la legislazione, il controllo e la valutazione presieduto da Franco Iacop (Pd) si è espresso favorevolmente sui contenuti del Rapporto sulla legislazione regionale e sulle altre attività consiliari 2019, un documento che monitora, e compara negli anni, non solo l'azione legislativa ma anche le principali attività istituzionali svolte dal Consiglio regionale. L'Aula ne apprenderà i contenuti con le relazioni dello stesso presidente Iacop e del consigliere Antonio Calligaris (Lega).

"Il fatto che gli emendamenti siano presentati più in Aula che nelle Commissioni di merito - ha commentato brevemente Iacop - non giova alla loro comprensione e approfondimento. Quanto alle clausole valutative, il Comitato ha chiesto più volte di ricevere le dovute relazioni informative, che sono atti a termini di legge e su si è soffermata anche la Corte dei Conti, ma senza successo. Questo causa la mancata possibilità, per il Comitato stesso, di poter lavorare a dovere. Presto rinvieremo una sollecitazione formale".

Guardando ai dati essenziali del Rapporto, come premesso è diminuita la produzione legislativa, che passa dai 31 provvedimenti approvati nel 2018 ai 25 del 2019, un numero che è sotto la media nazionale per Regione, pari a 32,5. Il saldo, inteso come differenza tra leggi approvate e leggi integralmente abrogate, registra nel 2019 un incremento di 11 unità. Con riferimento alle loro dimensioni fisiche, aumentano rispetto al 2018 il numero di articoli, da 467 a 618 (32% in più), il numero di commi, da 2.740 a 2.898 (6% in più) e il numero di caratteri, da 1.253.668 a 1.276.547 (2% in più).

L'iniziativa consiliare segna un calo: dalle 10 norme approvate nel 2018, si passa alle 7 del 2019. Continuano a essere maggioritarie le leggi proposte dalla Giunta regionale, pari al 72% del totale. L'iniziativa mista e quella popolare risultano assenti.

Inoltre, la produzione che parte dai consiglieri (tra i progetti presentati, sono nettamente prevalenti quelli del Centrodestra) è distribuita soprattutto tra i macrosettori Ordinamento istituzionale; Territorio, ambiente e infrastrutture; Servizi alle persone e alla comunità. Il lavoro giuntale è maggiore, invece, nei macrosettori Ordinamento istituzionale e Finanza regionale, ma è comunque presente anche negli altri.

Il 68% dei testi è stato approvato entro 30 giorni dall'assegnazione alla Commissione competente; la gran parte in non più di 2 sedute, sia in Commissione sia in Aula, anche se in questa sede l'esame si è svolto prevalentemente in una sola seduta. Il 55% dei progetti presentati nel 2019 è stato accolto entro la fine dell'anno. I provvedimenti giacenti, ovvero quei progetti di legge il cui iter non è mai iniziato, sono il 29% del totale e sono ascrivibili per la gran parte alla Maggioranza (59%), con una significativa inversione di tendenza rispetto al 2018, quando erano per lo più riferibili alle Opposizioni.

L'85% degli emendamenti è stato proposto in Consiglio. La Giunta ottiene, tanto in Commissione quanto in Assemblea, le percentuali più elevate di accoglimento delle proposte emendative (rispettivamente 100% e 97%). La Maggioranza ottiene in Commissione l'approvazione del 95,7% degli emendamenti presentati, percentuale che in Aula scende al 70,2%. Per le Opposizioni, si parla di 26,8% e 7,7%.

Rispetto al 2018, nel 2019 è aumentata la percentuale delle leggi approvate all'unanimità (36%), anche se la gran parte è stata accolta a maggioranza (64%).

Con riferimento alla qualità della produzione, misurata secondo i parametri definiti dal regolamento interno del Consiglio regionale (omogeneità, semplicità, chiarezza e proprietà di formulazione, semplificazione normativa e semplificazione amministrativa) aumenta il numero delle norme collocate in fascia media, che passano dal 50% del 2018 al 65%; diminuisce il numero di quelle collocate in fascia alta e molto alta, che scendono dal 38% del 2018 al 20%, mentre il 15% si colloca in fascia bassa.

I regolamenti dell'Esecutivo regionale approvati sono stati 92, in aumento rispetto al 2018, quando furono 82. Il macrosettore maggiormente interessato è quello dello Sviluppo economico e attività produttive.

Aumenta il numero di atti di sindacato ispettivo presentati: dai 260 del 2018 si passa a 375. È cresciuta la percentuale delle interrogazioni a risposta immediata e quella delle interrogazioni a risposta orale; è invece diminuita la percentuale delle interpellanze e quella delle interrogazioni a risposta scritta. Lo strumento più utilizzato continua comunque a essere l'interrogazione nelle sue varie forme, che incide per il 95% sul complesso degli atti presentati, in aumento rispetto al 2018 (84%).

L'attività di indirizzo politico risulta in aumento con 406 atti presentati, rispetto ai 272 del 2018. Nel 2019, aumentano le mozioni (86, contro le 46 del 2018) e aumentano notevolmente anche gli ordini del giorno sui progetti di legge (313, rispetto ai 220 del 2018); rimane invariato il numero degli ordini del giorno sulle mozioni (1) e diminuiscono di poco i voti alle Camere e al Governo (4, rispetto ai 5 del 2018).

Nel corso del 2019, sono state presentate 19 nuove petizioni; per una sola di esse è stato iniziato l'esame in Commissione. Nessuna, nel corso del 2019, ha concluso il proprio iter. La materia più coinvolta è la tutela della salute, con 13 petizioni, mentre sono residuali quelle attinenti i rapporti con lo Stato (3), la tutela dell'ambiente (1), i trasporti (1) e gli enti locali (1).

E ancora, sono diminuiti il numero dei progetti di legge esaminati in sede referente (30 rispetto ai 33 del 2018), il numero complessivo dei soggetti auditi (235 rispetto a 272) e il numero dei pareri su atti della Giunta (23 contro 32).

Nel 2019 sono state approvate due nuove clausole valutative (a fronte di nessuna clausola inserita nel 2018) e, delle vigenti, una è stata modificata. Inoltre è pervenuta una relazione informativa prevista da clausola valutativa, che è stata esaminata dal Comitato di controllo. Il Comitato ha esaminato anche una relazione informativa pervenuta a fine 2018, ha svolto un'audizione relativa a una relazione informativa non ancora pervenuta e ha iniziato la valutazione delle Lr 10/2011 e 17/2014 quanto a rete delle cure palliative e terapia del dolore.

Per il 2019, non è stata predisposta la legge europea regionale (prevista dalla Lr 10/2004), in quanto non si è riscontrata la necessità di interventi a livello legislativo per l'adeguamento dell'ordinamento regionale all'ordinamento dell'Unione europea. La Regione ha, nel frattempo, dato attuazione alle modifiche intervenute ai sensi dei regolamenti europei sui Fondi strutturali e alle decisioni della Commissione europea per adeguare i propri regolamenti alle intervenute nuove disposizioni.

Per quanto riguarda la legislazione regionale nel contenzioso costituzionale, nel corso del 2019 su 25 leggi approvate ne sono state impugnate 2: la 9 (Disposizioni multisettoriali per esigenze urgenti del territorio regionale) e la 13 (Assestamento del bilancio per gli anni 2019-21). Rispetto alla situazione media del contenzioso Stato/Regioni, il Friuli Venezia Giulia ha visto impugnato l'8% delle proprie norme, rispetto alla media delle impugnazioni di tutte le norme regionali pari al 14%.

Non da ultimo, si rileva che nel 2019 è stata prevista l'istituzione di 10 nuovi organismi collegiali. ACON/RCM-fc



La seduta del Comitato di controllo (Acon/RCM)
Il presidente del Clcv, Franco Iacop del Pd (Acon/RCM)
Il consigliere regionale della Lega Antonio Calligaris (Acon/RCM)