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Fvg-Carinzia: protocollo d'intesa per gestione vicinie agrarie

28.07.2020
14:29
(ACON) Trieste, 28 lug - Un Protocollo d'intesa tra il Friuli Venezia Giulia e il Land della Carinzia in merito alle vicinie agrarie che interessano i Comuni di Tarvisio, Pontebba e Malborghetto-Valbruna. Lo hanno esaminato, senza opporre rilievi, la II e la V Commissione del Consiglio regionale riunitesi insieme.

Di passo importante per i rapporti europei e di grande valenza sociale ha parlato la Giunta regionale, presentando la relativa delibera.

Si tratta di una vicenda che risale alla fine della I Guerra mondiale, quando si ridisegnarono i confini del dissolto Impero austro-ungarico ma anche quelli della nostra regione. Nell'ambito territoriale dei Comuni di Pontebba, Malborghetto Valbruna e Tarvisio esistono infatti, a ridosso del confine austriaco, dei terreni adibiti a pascolo (circa 157 ettari) di proprietà del Fvg e acquisiti al territorio nazionale in forza del Trattato di Pace di Saint-Germain-en-Laye del 10 settembre 1919. Nonostante il passaggio all'Italia, tali aree di alta montagna denominate Goriane, Acomizza-Malga Cavalli, Osternig-Bistrizza-Pleccia, Poludnig e Chersnizze-Plagna-Egger alm, site nel Tarvisiano, sono state da sempre gestite da cittadini austriaci anche perché confinanti con altre vicinie agrarie austriache ubicate nei Comuni di Hohenthurn, Feistriz an der Gail e Hermagor-Pressegger See.

Ecco che la Regione Fvg ha inteso proporre un Protocollo di intesa al Land carinziano, finalizzato alla salvaguardia delle tradizioni e delle culture montane sviluppatesi nelle aree a ridosso del confine austriaco. Il documento prevede l'avvio di rapporti tra le due realtà per promuovere la diffusione e l'approfondimento degli accadimenti del Primo conflitto mondiale che hanno visto come protagoniste le popolazioni locali, nonché lo scambio di delegazioni commerciali e del mondo economico nei rispettivi territori, oltre alla partecipazione a fiere e manifestazioni, anche per portare a conoscenza e consolidare la modalità di gestione silvo-pastorale di quelle aree, conservatesi anche dopo la conclusione della Grande Guerra.

Il prossimo passaggio sarà il vaglio del Protocollo da parte del dipartimento Affari esteri della presidenza del Consiglio dei ministri. ACON/red



II e V Commissione al lavoro in Aula