Fase 3: Cr Fvg, installato a Trieste bio inertizzatore rifiuti Kosmos
(ACON) Trieste, 29 lug - Si chiama Kosmos ed è un innovativo
bio inertizzatore di rifiuti che, grazie a un sofisticato
processo igienizzante a Uvc e ozono, consente l'estrapolazione e
l'inglobamento di virus, batteri, odori e muffe, raggiungendo
anche le parti più interne di ogni genere di materiale destinato
allo smaltimento.
Il contenitore sanificante, offerto al Consiglio regionale del
Friuli Venezia Giulia dall'azienda produttrice Microwave
Industrial Technology (Mit) Srl di San Quirino (Pordenone), è
stato consegnato oggi con una cerimonia ufficiale ospitata
nell'atrio del palazzo consiliare di piazza Oberdan a Trieste.
"Kosmos - ha evidenziato in sede di illustrazione il general
manager di Mit Srl, Alessandro Sonego, può essere
utilizzato per lo smaltimento di dispositivi di protezione
monouso in tnt (mascherine, guanti, cuffie e rifiuti anti Covid
-19), ma anche per qualsiasi tipologia di rifiuto umido, secco o
differenziabile che possa risultare contaminato. Oltre alla
facilità di utilizzo e di manutenzione, offre ottime prestazioni
energetiche e necessita solo del collegamento alla rete elettrica
(presa standard da 220 volt) con un consumo variabile a seconda
dell'uso e stimato tra i 4 e i 50 watt/ora".
"La sua utilità - ha aggiunto Sonego - emerge anche nel campo
della sanificazione delle mascherine di comunità, dei tessuti e
di ogni genere di oggetto. La lampada interna che produce i raggi
ha invece una durata garantita di 5mila ore e se ne può prevedere
la sostituzione anche dopo alcuni anni di utilizzo".
Mit Srl, società inserita nel Microglass Group, vanta un
laboratorio di ricerca e sviluppo accreditato Miur che, ormai da
vent'anni, si dedica all'innovazione applicata nell'ambito
dell'elettrotermia. Microglass, a sua volta, gode di reputazione
scientifica sia in ambito industriale che in quello della
ricerca, seguendo tutto il processo realizzativo: dallo studio
del bisogno alla realizzazione degli impianti.
Nei mesi di chiusura forzata dovuta alla pandemia da Covid-19 è
stata coinvolta una rete di imprese friulane con l'obiettivo di
prototipizzare un dispositivo che, nella fase emergenziale,
potesse misurare il grado di filtrazione delle mascherine di
comunità (non dpi) adottate dalla Protezione civile regionale. Un
macchinario utilizzato sul campo e i cui disegni sono stati messi
a disposizione della comunità scientifica in modo tale da poter
essere replicati anche in altre regioni.
Contestualmente, aveva preso vita anche il progetto Kosmos che
era stato pensato "per rivestire il ruolo di autentico custode di
comunità, ideato per luoghi sensibili - è stato evidenziato -
dove l'accumulo di rifiuti potenzialmente contaminati potrebbe
diventare un booster per la proliferazione microbica di virus,
batteri o muffe".
Costruito in acciaio inox, estremamente solido e capace di
sopportare carichi anche molto pesanti, Kosmos vanta un design e
un'estetica gradevoli, che lo rendono adatto a ogni contesto, sia
industriale che civile. Tralasciando il frangente di allerta in
cui è nato, il bio inertizzatore assume una valenza ulteriore,
poiché risolve un preesistente problema di salubrità e igiene
legato anche agli odori di deterioramento del cibo e alle muffe.
Agendo sui microrganismi, Kosmos inertizza la materia e
interrompe ogni processo di degradazione.
"Con questo primo esemplare - è stato sottolineato - si introduce
un nuovo paradigma di comportamenti e abitudini domestiche che va
oltre l'emergenza da Coronavirus e che potrebbe riguardare anche
tutti gli operatori della fornitura di pasti-mensa nelle scuole,
nei centri anziani, ospedali, nei luoghi di comunità e
istituzionali".
Il suo utilizzo è molto intuitivo, basta scegliere quale tipo di
rifiuto conferire e introdurlo all'interno di Kosmos in base alle
esplicite indicazioni con il supporto di adesivi
personalizzabili. Ogni volta che la struttura viene aperta con
l'apposita pedaliera (pensata per evitare il contatto diretto tra
le mani e il contenitore), si avvia un processo combinato che
dura circa 7 minuti. Una volta riempiti i due sacchi da 110 litri
ciascuno, una chiave universale permette di aprire il cestello e
di prelevarli, procedendo al corretto smaltimento differenziato
dei rifiuti.
ACON/red