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Fauna selvatica: ok II Comm a dgr risarcimenti danni specie protette

10.09.2020
12:49
(ACON) Trieste, 10 set - La II Commissione consiliare, riunita a Trieste nell'emiciclo di piazza Oberdan, ha espresso parere favorevole all'unanimità alla deliberazione della Giunta regionale (dgr) 1301 del 21 agosto 2020 in materia di risarcimenti agli agricoltori in seguito a danni provocati da grandi mammiferi.

Il documento costituisce una sorta di implementazione del preesistente regolamento ed è limitato alle conseguenze derivanti dalle incursioni di orsi bruni, sciacalli dorati, linci e lupi. Non riguarda, invece, altre tipologie di animali e, in esecuzione della legge regionale numero 6 del 2008 sulle disposizioni per la programmazione faunistica e l'esercizio dell'attività venatoria, è indirizzato anche alla concessione di contributi per opere di prevenzione e per l'indennizzo dei danni arrecati al patrimonio zootecnico, alle colture e ai beni utilizzati per l'esercizio dell'attività agricola o di allevamento, nonché di quelli provocati ad altri beni e attività.

La dgr 1301/2020 identifica i criteri per la concessione dei contributi e le tipologie di opere e di spese ammissibili, compresa la consegna in comodato delle attrezzature per la prevenzione. L'aggiornamento è stato ritenuto necessario perché non era prevista la possibilità di indennizzo per danni ai veicoli (100 pc del danno patrimoniale nella misura massima di 5mila euro per sinistro, detratte eventuali somme corrisposte al danneggiato da assicurazioni o Enti pubblici) e, pertanto, si è ritenuto di ampliare la norma, adeguandola a quanto già previsto per gli altri esemplari della fauna selvatica. Trattandosi di specie protette, inoltre, viene previsto un risarcimento superiore rispetto a quello legato ad altre categorie di animali.

Nel corso della discussione, archiviati i chiarimenti di carattere strettamente operativo, sono stati avanzati alcuni suggerimenti soprattutto per ottenere la massima efficacia della norma anche in relazione alle aziende danneggiate e agli animali da tutelare (compresa la corretta definizione di capi abbandonati, non sorvegliati o fuggiti al controllo).

Il regolamento, conforme anche alle misure contenute nel Piano d'azione interregionale per la conservazione dell'orso bruno nelle Alpi centro-orientali, offre precise indicazioni riguardo i limiti di tempo da osservare, le testimonianze fotografiche da presentare (preziose qualora non si trovi la carcassa dell'animale responsabile del sinistro, sempre nella consapevolezza che la legge non consente lo spostamento dei soggetti selvatici ritrovati morti), le opere di prevenzione anche in caso di semplice adeguamento strutturale, le documentazioni da presentare e le tempistiche da osservare, gli accertamenti e la quantificazione dei danni, nonché l'erogazione degli indennizzi.

Un'opportunità, è stato sottolineato, che non tutti i cittadini sono consapevoli di poter sfruttare in quanto non prevista da altre Regioni, ma che risulta sempre molto apprezzata nel momento del talvolta inevitabile bisogno. ACON/red



la II Commissione consiliare durante i lavori nell' Aula del Consiglio regionale Fvg