Lavoro: II Comm, ddl 105 aggiorna norme regionali su occupazione
(ACON) Trieste, 15 set - Illustrate alla II Commissione
consiliare le nuove disposizioni in materia di lavoro previste
nel disegno di legge 105 con cui si va a modificare la legge
regionale 18/2005 inerente occupazione, tutela e qualità del
lavoro e la legge regionale 27/2017 su formazione e orientamento
nell'ambito dell'apprendimento.
La scelta fatta - è stato spiegato dalla Giunta - è stata di
contestualizzare la 18/2005 senza riscriverla ex novo, con
modifiche necessarie per semplificare le procedure.
Rispetto al 2005, hanno trovato più spazio la digitalizzazione,
l'innovazione, il riferimento al lavoro agile. Sono valorizzati i
comparti della formazione e dell'orientamento, il welfare
aziendale e la responsabilità sociale di impresa. È rivista la
dichiarazione di situazione di grave difficoltà occupazionale,
con la messa a regime della misura regionale di ricollocazione
intensiva, caratterizzata dalla presa in carico congiunta dei
lavoratori da parte degli uffici regionali e delle agenzie
accreditate, con una regia che rimane pubblica. E sono stati
ripensati i Servizi per l'impiego regionali.
Passando ai cardini dei 48 articoli, è presente un nuovo
Programma generale di politica del lavoro che definisce le
priorità e gli obiettivi delle azioni da intraprendere, le
categorie dei beneficiari cui collegare le misure di politica del
lavoro e le tipologie degli interventi da attuare, approvato
dalla Giunta regionale previo parere della Commissione regionale
per il lavoro (di cui sono riformulate le funzioni e i
partecipanti alle sedute minimo biennali, aumentando il
coinvolgimento dell'agenzia Lavoro & SviluppoImpresa) e di
concerto con le parti sociali.
Assieme all'aggiornamento della terminologia per quanto attiene
la parità di genere, si prevede che la nomina delle consigliere e
dei consiglieri di parità di area vasta in ciascuno degli ambiti
territoriali di riferimento degli Enti di decentramento regionale
(Edr) sia effettuata dalla Regione, previa designazione da parte
del Consiglio delle autonomie locali.
Si disciplinano, poi, l'articolazione e i compiti dei Servizi
pubblici per l'impiego regionali, nel cui ambito operano i Centri
per l'impiego quale elemento imprescindibile di raccordo tra
lavoratrici, lavoratori e datori di lavoro, organizzati
nell'ambito di un'unica direzione regionale. Con la specifica che
i Servizi devono tener conto in via prioritaria dei percorsi
formativi e delle offerte di lavoro connesse ai profili
professionali per cui vi è effettiva richiesta.
A seguire, alcune norme sono dedicate all'esercizio delle
attività di monitoraggio, studio e ricerca sull'andamento del
mercato del lavoro regionale e sui fabbisogni occupazionali e
professionali. Tali funzioni sono poste a capo dell'Osservatorio
regionale del mercato del lavoro, incardinato presso la
competente Direzione centrale. E si prevede che gli incentivi
regionali a sostegno dell'occupazione possano essere concessi per
assunzioni a tempo indeterminato ovvero, per necessità specifiche
connesse a particolari criticità, per assunzioni di almeno tre
mesi. Mentre i contratti di solidarietà espansivi sono sostituiti
dai contratti di espansione.
Si estendono i benefici degli interventi regionali di politica
attiva oltre che alle cooperative iscritte al registro regionale,
anche a quelle iscritte al relativo albo nazionale; si introduce
l'attivazione di misure agevolative di natura fiscale, connesse
all'assunzione di particolari categorie di soggetti o
all'utilizzo di specifiche tipologie contrattuali, da determinare
in sede di approvazione della legge di stabilità; si prevede che
l'amministrazione regionale possa sostenere eventi volti a
diffondere la conoscenza del funzionamento del mercato del lavoro
e a favorire l'incontro tra domanda e offerta, destinandovi
specifiche risorse.
Non mancano innovazioni relativamente alle politiche e agli
interventi a favore delle persone con disabilità attraverso la
progettazione di percorsi di collocazione e la consulenza
specialistica rivolta alle imprese, in una logica di sistema
integrato, valorizzando altresì il ruolo del terzo settore; i
Servizi del collocamento mirato, oltre agli adempimenti
finalizzati all'avviamento lavorativo e al rispetto degli
obblighi di cui alla legge 68/1999, devono provvedere alla
progettazione e alla realizzazione di percorsi di inserimento
lavorativo; si estende il novero dei possibili interventi che
possono essere sostenuti attraverso le ricorse del Fondo
regionale per l'occupazione delle persone con disabilità,
includendovi anche lo svolgimento di attività di tutoraggio e
l'istituzione del responsabile dell'inserimento lavorativo delle
persone con disabilità, previsto dalla normativa nazionale.
Si valorizza l'apporto dell'Osservatorio regionale sul mercato
del lavoro con riferimento all'attività di monitoraggio continuo;
si razionalizza l'iter procedurale per la dichiarazione delle
situazioni di grave difficoltà occupazionale e aziendale, tenuto
conto anche delle ricadute sull'indotto. È previsto che la
dichiarazione della situazione di grave difficoltà occupazionale
abbia efficacia per un periodo di 12 mesi, prorogabile. Anche il
Piano di gestione delle situazioni di grave difficoltà
occupazionale ha efficacia per 12 mesi, prorogabile; si possono
promuovere misure di accompagnamento intensivo alla
ricollocazione per agevolare il reinserimento lavorativo di
soggetti, residenti sul territorio regionale e non rientranti fra
i beneficiari dell'assegno di ricollocazione previsto nel decreto
legislativo 150/2015, che siano disoccupati o a rischio di
disoccupazione a seguito di situazioni di grave difficoltà
occupazionale.
In tema di parità di genere, si includono anche le parti sociali
nell'ambito dei soggetti da coinvolgere nell'attuazione di azioni
positive per la partecipazione paritaria di donne e uomini; in
materia di iniziative di welfare aziendale e di azioni di
innovazione organizzativa delle imprese, la Regione ne promuove
la realizzazione nei luoghi di lavoro; nell'ambito della
responsabilità sociale delle imprese, si introduce la promozione
di azioni di diffusione, scambio di buone prassi, premialità e
certificazioni relative al concetto di responsabilità sociale;
per le misure di sostegno alla condivisione delle responsabilità
genitoriali e alla conciliazione tra tempi di vita familiare e
impegni lavorativi, ci si sofferma su ruolo e funzioni dei
servizi di incontro domanda/offerta di lavoro per le figure
professionali di assistenza familiare e di consulenza.
Quanto all'internazionalizzazione del mercato del lavoro, si
riafferma il compito della Regione di favorire lo sviluppo delle
relazioni con le Regioni e gli Stati vicini e di sostenere lo
svolgimento dei compiti e le attività istituzionali esercitate
dalle associazioni costituite fra organizzazioni sindacali
italiane e le Regioni contermini.
Nell'ambito della formazione, si introduce la possibilità che il
sistema produttivo regionale possa supportare la partecipazione
alla formazione di persone prive di occupazione attraverso azioni
di accompagnamento quali, in particolare, il sostegno alla
frequenza dei partecipanti privi di occupazione o forme di
sostegno alla mobilità per raggiungere le sedi di erogazione
delle iniziative formative.
Non da ultimo vi è la possibilità, per l'amministrazione
regionale, di acquisire immobili a titolo di proprietà o di
locazione da destinare all'esercizio delle funzioni dei servizi
pubblici per l'impiego qualora non si rinvenga la disponibilità
di sedi idonee sotto il profilo logistico e funzionale.
Infine una serie di raccordi con le nuove disposizioni del
disegno di legge, l'articolo 45 concernente i provvedimenti da
abrogare, il 46 che contiene la normativa transitoria, il 47
recante le norme finanziarie e il 48 che ne disciplina l'entrata
in vigore il giorno successivo alla data della sua pubblicazione
nel Bollettino ufficiale della Regione.
All'illustrazione del ddl 105 sono seguite, in via telematica, le
audizioni dei principali portatori di interesse, tra associazioni
sindacali, imprenditoriali, commerciali, del volontariato, del
sociale e della formazione. L'esame del testo avverrà lunedì
prossimo, 21 settembre, a partire dalle 14.30.
ACON/red