Pnlegge: Cr Fvg presenta libro, politica credibile richiede competenza
(ACON) Trieste, 17 set - La credibilità politica è un argomento
di estrema attualità, specialmente perché strettamente legata al
concetto di competenza. Un politico è credibile, infatti, solo se
percepito come tale. Ecco, quindi, la necessità di ripartire da
una selezione della classe dirigente fondata su valori condivisi
con la comunità e da leader caratterizzati da coerenza, onestà e
trasparenza, qualità in grado di assicurare loro fiducia e
credibilità.
È quanto emerso oggi dall'intervento del presidente del Consiglio
Fvg nell'ambito di Pordenonelegge 2020, ospite della
presentazione del volume "La credibilità politica. Radici, forme
e prospettive di un concetto inattuale" di Guido Gili e
Massimiliano Panarari (edito da Marsilio).
Oltre agli autori, l'incontro moderato dal giornalista Paolo
Possamai nei locali dello Spazio Gabelli ha coinvolto anche
Massimiliano Pastrovicchio, responsabile della Biblioteca Livio
Paladin del Consiglio regionale Fvg che, per la seconda volta, si
è presentata a Pordenone per far conoscere le attività del Cr in
un'ottima di osmosi con la comunità e in qualità di strumento
legislativo e conoscitivo al servizio dei consiglieri, ma aperto
anche al pubblico e agli studenti.
È necessario, questa la soluzione più efficace suggerita dal
presidente del Cr, pensare in maniera nuova a un percorso di
selezione della classe dirigente, affinché alla politica arrivino
persone che sappiano realmente interpretare i bisogni dei
cittadini e siano animate da una visione di progresso. A livello
decisionale, infatti, la vicenda pandemica ha evidenziato una
crisi e una perdita di credibilità della politica perché, mentre
gli esperti dicevano tutto e il contrario di tutto, l'opinione
pubblica vedeva crollare la fiducia nei confronti di leader che
non assumevano un ruolo decisionale critico in un mondo
influenzato in maniera negativa da due elementi.
Il primo è caratterizzato dai sondaggi, poiché pochi soggetti
godono di riferimenti culturali ideali sui quali costruire una
visione politica riguardo il futuro della società e della
comunità e perciò, attraverso questo strumento, ascoltano ciò che
la gente vuole sentirsi dire e lo attuano, perdendo credibilità e
piegandosi al volere generale. Il secondo è invece legato alle
fake news utilizzate ai fini della lotta politica. In una
situazione di disintermediazione tra politica e comunità,
infatti, ognuno sembra parlare per sé stesso ai cittadini senza
più la mediazione dei partiti o dei corpi intermedi, mentre la
facilità di utilizzo dei social network consente che le notizie
false provochino il discredito dell'avversario, esatto opposto
della credibilità.
Nel corso dell'evento organizzato dalla rassegna culturale
pordenonese (l'edizione 2020, iniziata ieri, si concluderà
domenica) è stato evidenziato il cuore del lavoro svolto dai due
autori (Gili è docente di Sociologia della comunicazione e dei
media e prorettore vicario all'Università del Molise, mentre
Panarari insegna alla Luiss di Roma e alla Bocconi di Milano) per
giungere a una definizione esaustiva della credibilità politica e
dare risposta a una lunga serie di domande a essa collegate.
ACON/red