Lavoro: sì II Comm a ddl 105, in Aula a fine mese
(ACON) Trieste, 21 set - La II Commissione consiliare
presieduta da Alberto Budai (Lega) ha accolto a maggioranza le
nuove disposizioni in materia di lavoro previste nel disegno di
legge 105, presentato dall'assessore Alessia Rosolen, con cui si
va a modificare la legge regionale 18/2005 inerente occupazione,
tutela e qualità del lavoro e la legge regionale 27/2017 su
formazione e orientamento nell'ambito dell'apprendimento.
Relatori per l'Aula, a fine mese, saranno lo stesso Budai e Mauro
Di Bert (Progetto Fvg/Ar) di maggioranza; Furio Honsell (Open
Fvg), Chiara da Giau (Pd) e Mauro Capozzella (M5S) di minoranza.
La scelta fatta - è stato ribadito in merito ai 52 articoli che
formano il provvedimento - è stata di contestualizzare la Lr
18/2005 con modifiche di semplificazione delle procedure, ma
soprattutto colmandone le lacune come la mancanza di una rete di
raccordo dei servizi, di un luogo di concertazione, di un
percorso delineato per affrontare le crisi industriali, di una
regia pubblica della rete per la gestione di tali crisi, nel
garantire i corpi intermedi in ogni percorso di condivisione sul
futuro del lavoro.
Ecco che, rispetto a 15 anni fa, hanno trovato più spazio la
digitalizzazione, l'innovazione e il riferimento al lavoro agile
svolto da casa. Sono valorizzati i comparti della formazione e
dell'orientamento, il welfare aziendale e la responsabilità
sociale di impresa. È rivista la dichiarazione di situazione di
grave difficoltà occupazionale, con la messa a regime della
misura regionale di ricollocazione intensiva, caratterizzata
dalla presa in carico congiunta dei lavoratori da parte degli
uffici regionali e delle agenzie accreditate, con una regia che
rimane pubblica. E sono stati ripensati i Servizi pubblici per
l'impiego regionali.
Alcune norme sono dedicate all'esercizio delle attività di
monitoraggio, studio e ricerca sull'andamento del mercato del
lavoro regionale e sui fabbisogni occupazionali e professionali;
tali funzioni sono poste a capo dell'Osservatorio regionale del
mercato del lavoro. Infine non mancano innovazioni relativamente
alle politiche e agli interventi a favore delle persone con
disabilità attraverso la progettazione di percorsi di
collocazione e la consulenza specialistica rivolta alle imprese,
in una logica di sistema integrato, valorizzando altresì il ruolo
del terzo settore.
Per recepire le indicazioni giunte da Consulta dei disabili,
organizzazioni sindacali e direzione regionale Salute, Rosolen ha
presentato alcuni emendamenti. È stata, così, eliminata, tra le
funzioni esercitate dalla Regione, la concessione di nulla osta
per l'avviamento dei lavoratori italiani all'estero e
l'iscrizione alla relativa lista di collocamento. È stato
incluso, tra le funzioni dei Servizi pubblici dell'impiego, il
sostegno della promozione delle persone in condizioni di
fragilità e vulnerabilità sociale attraverso la rete dei servizi
del territorio. Nel novero dei contratti collettivi di lavoro che
possono costituire presupposto per le agevolazioni previste dal
ddl, sono stati ricompresi anche quelli nazionali.
Inoltre è stata aggiornata la programmazione delle attività dei
Servizi di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro delle
Aziende per i servizi sanitari. Il Comitato regionale di
coordinamento per la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro
d'ora in poi riceverà dalla direzione centrale Salute, con
cadenza almeno biennale, il rapporto sull'andamento del fenomeno
degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali come
ottenuto anche dall'elaborazione dei dati disponibili nel
database Flussi informativi Inail-Regioni. Si prevede che le
consigliere o i consiglieri di parità di area vasta, nominati
dalle Uti e in carica al momento dell'entrata in vigore della
nuova legge, rimangano in carica sino alla fine del proprio
mandato.
Commentando il provvedimento, Honsell ritiene non ci sia una
strategia organica, solo una buona manutenzione, invece ci
volevano degli approfondimenti, ad esempio sul tema del lavoro
agile e sul reinserimento dei disoccupati o a rischio
disoccupazione. Si è detto contrario al testo.
Ordinaria manutenzione dell'esistente, poca innovazione, per
Chiara Da Giau (Pd). Per il suo capogruppo, Sergio Bolzonello, la
Lr 18/2005 è una norma con ancora valenza pur nella necessità di
essere aggiornata. Manca un maggiore raccordo con la direzione
regionale Attività produttive. Data la materia, avrebbe
apprezzato una seduta di confronto con la II Commissione prima
della presentazione del ddl. Voto di astensione del Pd.
Ben venga il provvedimento, per Mauro Capozzella (M5S), bene aver
messo i Centri per l'impiego - ce ne sono 18 - nel cuore del ddl
e averli, così, cristallizzati. Ha dubbi, invece, sulla necessità
di un Osservatorio sul lavoro e sulle sue funzioni. Il Movimento
si è astenuto.
Mauro Di Bert (Progetto Fvg/Ar) ha espresso apprezzamento per il
ddl e ha votato a favore, al pari di Alfonso Singh (Lega), che ha
parlato in termini di ammodernamento necessario, con modifiche
giuste rivolte pensando anche al mondo femminile.
Emendamenti preannunciati per l'Aula da Giampaolo Bidoli e voto
di astensione per il Patto per l'Autonomia.
ACON/RCM-fc