Enti locali: Pd, Fvg verso neocentralismo con introduzione Edr
(ACON) Trieste, 22 set - "Oltre a essere un grande e illusorio
annuncio, oltre a costituire nuove strutture burocratiche fatte
da personale e dirigenti regionali, gli Edr stanno smontando man
mano le competenze di livello locale portandoci indietro verso un
neocentralismo regionale e non ricostituendo affatto le vecchie
Province".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale del Pd, Franco
Iacop, a margine dell'audizione dei Commissari degli Enti di
decentramento regionale (Edr) in V commissione, chiesta dal
gruppo del Partito democratico.
"Dalle parole dei due commissari - sottolinea Iacop - emerge una
situazione di contraddizione latente: la necessaria
organizzazione vorrebbe una gestione unica di determinate
competenze, mentre appare altrettanto evidentemente la scelta
ideologica e nostalgica che sembra riproporre le vecchie
Province, ma in realtà priva le comunità territoriali delle loro
prerogative".
"Ora - precisa il dem - si è partiti con la competenza scolastica
per arrivare a gestire funzioni che dovrebbero restare sul
livello locale e non regionale, come le manutenzioni della
viabilità minore o lo sfalcio dell'erba".
Secondo il vicepresidente del Consiglio, Francesco Russo "questo
è un esempio di cattivo modo di fare politica perché ha
enfatizzato un tema importante ma senza dare risposte e perché
siamo ancora a livello di propaganda: l'utilizzo dei loghi che
riprendono quelli delle vecchie Province è un mezzuccio per
confondere le acque con una visione nostalgica verso
organizzazione territoriali di epoca napoleonica, quando ci si
spostava a cavallo. I confini si dovrebbero organizzare guardando
alle funzioni, non su limiti che riguardano vecchi territori
provinciali. Anche alla luce del referendum - conclude Russo -
appare chiaro che i cittadini non chiedono certo l'introduzione
di nuovi livelli amministrativi".
Inoltre, sostiene la consigliera Mariagrazia Santoro, "Fedriga
annunciava una Regione flessibile snella e dinamica ma ci
troviamo di fronte a ben quattro nuovi enti, con 8 dirigenti
regionali che fanno esattamente quello che fa ogni ufficio
tecnico comunale. Questo non è un'efficientamento della macchina
amministrativa, non significa essere vicini ai cittadini.
L'emergenza Covid, a cui i due commissari che ringraziamo stanno
facendo fronte, non va confusa con la gestione ordinaria che
comporta anche gli interventi di ristrutturazione e adeguamento
sismico. Il sindaco di Udine, Fontanini, probabilmente, non si
rende conto che le gare e gli appalti ora li farà la Regione su
beni comunali".
ACON/COM/fc