Edilizia: parere IV Comm a Programma e Piano politiche abitative
(ACON) Trieste, 24 set - Troppo poche le risorse e dunque
troppe le promesse di aiuto che non troveranno risposta. Con
questa critica dei Gruppi di opposizione, il Programma regionale
2020-2022 delle politiche abitative e il Piano annuale 2020 di
attuazione del Programma stesso, disposti dalla Giunta per mano
dell'assessore Graziano Pizzimenti, hanno trovato il parere
favorevole dei consiglieri della sola Maggioranza della IV
Commissione consiliare presieduta da Mara Piccini (FI).
Previsti nella legge regionale 1/2016 sulla riforma organica
delle politiche per l'edilizia residenziale, "con il Programma
triennale e di rimando il Piano annuale - ha spiegato il titolare
regionale di Infrastrutture e Territorio - prioritariamente si è
deciso di sostenere, nel 2020, la domanda di edilizia agevolata
(acquisto prima casa) con lo scorrimento delle domande pervenute
dopo l'8 maggio 2019, l'edilizia convenzionata (acquisto da
impresa) e contemporaneamente dare sostegno alle locazioni per i
meno abbienti, in quanto sono due azioni che vanno incontro alle
urgenti necessità di liquidità finanziaria delle famiglie. Non da
meno, sono previsti l'incremento di alloggi di edilizia
sovvenzionata (le cosiddette case Ater) e aiuti per
l'installazione o l'adeguamento di ascensori".
I fondi di spesa di investimenti messi nel bilancio 2020 parlano
di un impegno per l'edilizia sovvenzionata nel corrente anno pari
a 4 milioni di euro (ma l'erogazione è suddivisa in 1,6 nel 2021
e 2,4 nel 2022); per l'edilizia convenzionata di 2 mln (1 erogato
nel 2020 e 1 nel 2021); per l'edilizia agevolata 32,46 mln (12,46
nel 2020 e 10 sia nel 2021 che nel 2022); per gli ascensori 1 mln
(500mila euro sia nel 2021 che nel 2022).
"A questo capitolo - ha sottolineato Pizzimenti - ne abbiamo
aggiunto uno a parte per l'edilizia sovvenzionata per 1,575 mln
erogati nel 2020. Mentre per l'edilizia agevolata saranno
concesse anche le quote di avanzo vincolato accantonate come
risultato di amministrazione al 31 dicembre dell'esercizio 2019 e
indicate nel Rendiconto generale per un totale di 2,35 mln".
Guardando ai fondi di spesa corrente sempre del bilancio 2020, si
trova che le erogazioni per il 2020 sono pari a 12,3 mln per le
Ater, 8 mln per il sostegno alle locazioni e 50mila euro per i
proprietari che mettano in locazione seconde case, per un totale
di 20,35 mln.
Critiche, come detto, sono giunte dai consiglieri Mariagrazia
Santoro, Nicola Conficoni e Diego Moretti (Pd), Ilaria Dal Zovo
(M5S), Furio Honsell (Open Fvg), Tiziano Centis (Cittadini) e
Massimo Moretuzzo (Patto). Alla base di ogni commento,
soprattutto una latente incoerenza da parte della Giunta per
quanto attiene l'edilizia agevolata, in quanto - questa l'accusa
principale - da un lato si amplia la platea per l'acquisto della
prima casa ma dall'altra non si aumentano le relative risorse
relative, lasciando così nell'incertezza molte famiglie. Inoltre
non si affronta il tema della rigenerazione urbana, che farebbe
evitare il consumo di suolo.
"Sono circa 5.300 le domande giunte di edilizia agevolata per
circa 75 milioni. Ci si aspettava un aumento, ma non a questo
livello", ha ammesso l'assessore Pizzimenti difendendo comunque
la scelta politica fatta dalla Giunta.
Mentre in merito al fattivo bisogno di case Ater richiesto dalla
Dal Zovo, l'assessore ha risposto che "dipende se il bando è per
alloggi dentro un centro abitato oppure in zona montana, perché
nel secondo caso ce ne sono anche che restano sfitti".
Se poi Honsell ha auspicato interventi di "housing" (edilizia
abitativa) sociale, Centis si è soffermato sullo stop dei
cantieri edili dovuto alla pandemia nei primi 6 mesi dell'anno,
con solo 4,1 milioni erogati finora dei 45 assegnati nello scorso
triennio. "Su quanto resta, dobbiamo fare una attenta
valutazione", ha commentato Pizzimenti.
E proprio sull'argomento è infine intervenuto Lorenzo Tosolini
(Lega), che ha sottolineato l'importanza di progetti per opere
immediatamente cantierabili.
ACON/RCM