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Energia: Opposizione, Giunta Fvg carente su derivazioni idroelettriche

25.09.2020
15:43
(ACON) Trieste, 25 set - "Dopo tre mesi dalla nostra proposta di legge per la gestione delle grandi derivazioni idroelettriche, è stato finalmente depositato in Consiglio regionale il disegno di legge della Giunta, appena in tempo per l'approvazione entro il 31 ottobre prevista dalla legge nazionale".

Lo affermano in una nota congiunta i firmatari della pdl 98 Disciplina delle modalità e delle procedure di assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni a scopo idroelettrico in Friuli Venezia Giulia, Cristian Sergo, Ilaria Dal Zovo, Mauro Capozzella e Andrea Ussai (M5S), Mariagrazia Santoro, Nicola Conficoni, Enzo Marsilio e Diego Moretti (PD), Tiziano Centis e Simona Liguori (Cittadini), Massimo Moretuzzo e Giampaolo Bidoli (Patto per l'Autonomia) e Furio Honsell (Open Sinistra FVG).

"Un testo su cui la Giunta non ha inteso ascoltare né le opposizioni, che già a fine giugno avevano presentato una proposta di legge, né i sindaci della montagna, interessati dalla questione - sottolineano i consiglieri -. Non a caso, rispetto alla prima stesura del 7 agosto, e dopo il passaggio al Consiglio delle Autonomie Locali dello scorso 15 settembre, l'esecutivo ha dovuto fare marcia indietro su una serie di aspetti relativi alle concessioni".

"Innanzitutto - puntualizzano gli esponenti di opposizione - come avevamo previsto nella nostra pdl, è stato introdotto che, in caso di società mista pubblica/privata, rimanga in capo alla Regione il 51%. Inoltre, su richiesta avanzata dai sindaci al CAL e come indicato dalla proposta di legge che abbiamo depositato a fine giugno, si prevede che le risorse derivanti dalle concessioni vengano destinate anche alla valorizzazione turistica delle aree montane".

"Rimangono ancora alcuni aspetti che il disegno di legge giuntale trascura - concludono i firmatari della pdl 98 -. Oltre a un approfondimento sulla mitigazione dell'impatto ambientale e sugli aspetti occupazionali, la nostra battaglia continuerà fino a quando i proventi dei canoni di concessione e l'energia obbligatoria ceduta dai concessionari non torneranno interamente alla montagna. Nonostante le richieste avanzate dai sindaci, la Giunta prevede che solo il 50% rimanga ai territori interessati. Confidiamo nella volontà di ascolto della maggioranza, che su questo tema finora non c'è stata, per approvare una legge storica per i nostri territori montani". ACON/COM/fc



I consiglieri del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale