Covid: Zalukar (Misto), scelta promiscua della Regione per ospedali TS
(ACON) Trieste, 27 set - "Invece di considerare il Maggiore
come riferimento Covid e tenere franco Cattinara, si individuano
ambedue gli ospedali di Trieste come punti Covid, mentre i
nosocomi di Gorizia e Monfalcone saranno non Covid e ad essi
potrebbero dover accedere i triestini per le cure di routine".
Lo denuncia in una nota Walter Zalukar, consigliere regionale del
Gruppo Misto.
"Già ad aprile scorso le indicazioni del ministero della Salute
erano state chiarissime - rammenta Zalukar - e tassative
nell'affermare la necessità di identificare prioritariamente
stabilimenti dedicati alla gestione esclusiva del paziente
affetto da Covid-19. Concetto che il ministro Speranza ha
rafforzato il 14 luglio davanti al Parlamento, dicendo che
bisogna rendere più sicuri i nostri ospedali superando qualsiasi
forma di promiscuità tra la rete Covid e quella non Covid".
"La scelta dell'Azienda sanitaria universitaria Giuliana Isontina
(Asugi), o forse della Regione, pare quindi ancor più
incomprensibile - accusa l'esponente di Centrodestra - dal
momento che Trieste presenta un'organizzazione ospedaliera ideale
per un assetto coerente con le indicazioni ministeriali, essendo
articolata su due stabilimenti, Cattinara e Maggiore,
quest'ultimo sottoutilizzato".
Ecco che il consigliere si chiede se si sia tenuto nel giusto
conto quanto avvenuto in primavera, ovvero se si siano valutate
con attenzione le dinamiche dell'espandersi dell'infezione negli
ospedali triestini.
"Lo scorso maggio avevo chiesto di conoscere i dati completi dei
contagi Covid-19 negli ospedali triestini di medici, infermieri e
di tutti gli altri operatori, dei loro familiari e infine dei
pazienti che avevano contratto l'infezione durante il ricovero
ospedaliero. A oggi, 27 settembre - fa notare Zalukar -, 4 mesi
dopo, nessuna risposta".
ACON/COM/rcm