Blitz CasaPound: Calligaris (Lega), accetto sanzione ma altri ipocriti
(ACON) Trieste, 29 set - "Mao Tse Tung diceva in una sua
massima che la rivoluzione non è un pranzo di gala. Usando le sue
parole, si può asserire che anche la difesa della democrazia in
alcuni rari momenti non è, e non può essere, un pranzo di gala".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale della Lega,
Antonio Calligaris, riprendendo l'inizio del suo intervento
odierno in Aula in fase di replica alla proposta di deliberazione
concernente l'irrogazione della sanzione di censura che lo
riguarda.
"Il 4 agosto, proprio in quest'Aula, abbiamo vissuto un episodio
senza precedenti: l'occupazione da parte di CasaPound, atto
gravissimo contro la nostra democrazia. Una democrazia -
sottolinea l'esponente del Carroccio - che non può essere né
pavida, né imbelle. Per queste ragioni, la mia prima reazione era
stata quella di scagliarmi verbalmente contro chi la stava
minando, occupando il luogo in cui si esercita la più ampia
espressione della democrazia. Nel tentativo di difendere
l'Istituzione ho paragonato l'azione dei militanti di CasaPound
alle rivolte messe in atto dagli irregolari alla Cavarzerani".
"In un momento di alta tensione - aggiunge Calligaris - sono
andato oltre, usando espressioni non consone né al luogo, né al
mio ruolo, ma dettate tuttavia dalla concitazione del momento.
Parole fuori luogo e sopra le righe che non sono di certo
connotate dal carattere della materialità o di intenti istigativi
in quanto dovute alla situazione eccezionale e francamente
impensabile. Le vicende che hanno interessato la Cavarzerani,
oltreché a una certa dose di personale indignazione per incendi e
sassaiole dei rivoltosi contro le nostre Forze dell'Ordine e
contro la nostra Protezione civile, non hanno però suscitato così
tanta indignazione".
"Così come ho la certezza che il governatore De Luca non
interverrebbe con il lanciafiamme contro gli studenti, posso
assicurare - spiega il consigliere leghista - che nemmeno io
sparerei ad alcuno. Coloro che predicano di pericolo alla
democrazia e di ritorno al fascismo, nell'occasione in cui l'atto
antidemocratico si manifesta nella sede consiliare, sono invece
fuggiti abbandonando l'Aula".
"Mi chiedo dove fossero il segretario regionale del Partito
democratico nel momento in cui la democrazia era in pericolo,
così come gli altri consiglieri del Pd poi corsi a suggerire la
mia sospensione. Accetto tranquillamente la sanzione - conclude
Calligaris - preferendo i due giorni di sospensione
all'ipocrisia".
ACON/COM/db