Comuni: Aula boccia pdl 87 su Fondo regionale straordinario sindaci
(ACON) Trieste, 1 ott - Il Consiglio regionale del Friuli
Venezia Giulia, riunito oggi a Trieste e presieduto da Piero
Mauro Zanin, ha bocciato la proposta di legge 87 relativa
all'istituzione del Fondo regionale straordinario propedeutico al
sostegno finanziario, limitatamente ai Comuni fino a 5.000
abitanti, per il sollievo degli oneri derivanti dai rimborsi
connessi ai permessi lavorativi dei sindaci nell'emergenza
epidemiologica da Covid-19.
La mancata approvazione dell'articolo 1 della norma, successiva a
quella del primo dei quattro emendamenti complessivi proposti
dagli stessi promotori (ossia, la modifica da 5.000 a 10.000 del
monte abitanti per i Comuni interessati dal provvedimento), ha
provocato anche il decadimento degli altri tre articoli e
conseguentemente dell'intera pdl.
Il documento era stato illustrato all'Aula da Cristiano Shaurli
(Pd), primo firmatario della pdl 87 e affiancato dall'intero
gruppo regionale del Partito democratico (Sergio Bolzonello, Igor
Gabrovec, Diego Moretti, Franco Iacop, Mariagrazia Santoro,
Chiara Da Giau, Enzo Marsilio, Nicola Conficoni, Roberto Cosolini
e Francesco Russo), insieme ai consiglieri Furio Honsell (Open
Sinistra Fvg), Tiziano Centis e Simona Liguori (Cittadini).
Scopo del provvedimento era quello di creare uno strumento
legislativo per istituire un fondo regionale temporaneo a
supporto dei Comuni per i rimborsi nei confronti dei datori di
lavoro dei sindaci, qualora si trattasse di dipendenti e
beneficiari di permessi retribuiti.
"Durante l'emergenza epidemiologica da Covid-19, i sindaci - ha
ricordato Shaurli - si sono distinti in prima linea in quanto a
operosità, senso delle istituzioni e grande attaccamento al
territorio, diventando autentici riferimenti per le comunità. Ora
si trovano nella situazione di garantire la presenza al servizio
dei propri Comuni, ma anche di giustificare l'assenza dal luogo
di lavoro".
"La difficoltà, in particolare per i Comuni di minori dimensioni,
risiede quindi nella concreta mancanza di disponibilità
finanziarie per coprire questi oneri. Un impegno che forse vale
poco dal lato economico, ma che invece - ha aggiunto il
rappresentante dem - rappresenta un segnale molto importante".
In sede di discussione generale, l'assessore Fvg alle Autonomie
locali, Pierpaolo Roberti, ha spiegato che "al momento non siamo
ancora in grado di stabilire i numeri per l'Assestamento perché
non conosciamo ancora i Patti finanziari con lo Stato. L'unico
tesoretto messo da parte è proprio quello relativo all'aumento
delle indennità per i sindaci. Quindi, indipendentemente dalla
cifra ritenuta necessaria dalla pdl - 200mila euro per l'anno
2020 a valere sulla previsione della spesa del bilancio del
biennio 2020-22, ndr - non posso in questo momento dire di sì.
Piuttosto, propongo di rinviarla alla Commissione competente per
poi ripresentarla quando avremo le idee più chiare".
Una proposta respinta da Shaurli, anche alla luce del mancato
passaggio della norma in sede di V Commissione permanente che
aveva costituito argomento di discussione nelle fasi iniziali del
dibattito. In tale frangente, il capogruppo della Lega, Mauro
Bordin, aveva sottolineato di ritenere il provvedimento sotto
esame "non necessario, né tantomeno urgente. Finora, infatti,
nessuno mi ha sottoposto questa esigenza".
Posizione opposta, invece, quella dei dem Moretti e Iacop, mentre
Honsell ha aggiunto che "anche in qualità di vicepresidente della
V Commissione, mi rammarico per il fatto che non si sia trovato
il tempo per un approfondimento. Questa pdl, tuttavia, ha una
valenza superiore alla stessa creazione del fondo e al suo
impatto economico".
ACON/DB-fc