Fondazione Aquileia: Iacop (Pd), dimissioni Zanardi Landi vera perdita
(ACON) Trieste, 1 ott - "Le dimissioni di Antonio Zanardi Landi
dalla guida della Fondazione Aquileia rappresentano una pesante
perdita per la cultura e il territorio di tutta la regione.
Inoltre, vanno di pari passo con la scarsa adesione
dell'amministrazione regionale all'azione della Fondazione
relativa alla gestione unitaria dell'importante sito
archeologico".
Così la nota di Franco Iacop, consigliere regionale del Pd, alla
notizia delle dimissioni di Zanardi Landi.
"L'auspicio, a questo punto, non è tanto che si possa ricucire
uno strappo evidentemente irreparabile, ma che si trovi
quantomeno una figura con una credibilità internazionale -
aggiunge il rappresentante dem - che porti avanti lo
straordinario lavoro del presidente dimissionario o che abbia,
perlomeno, una conclamata competenza ed esperienza sul tema".
"Accanto al rammarico personale, per i rapporti che ho avuto
quando Zanardi Landi era ambasciatore italiano in Serbia e io
assessore regionale alle Relazioni internazionali, c'è la forte
preoccupazione - spiega Iacop - che un personaggio della sua
levatura e valori abbandoni un incarico importante per tutto il
Friuli Venezia Giulia".
Annunciando una richiesta di audizione in V Commissione
consiliare dell'assessore regionale alla Cultura, Tiziana
Gibelli, per fare chiarezza sulla vicenda, l'esponente del Pd
commenta che "ha sicuramente pesato il palese disinteresse della
Giunta rispetto a una progettualità che ha ricollocato il sito di
Aquileia in un contesto internazionale e che, oggi, si ritrova a
gestire spazi per oltre 230mila metri quadrati. Ma l'atto finale
è certamente la creazione dell'ufficio unico che rappresenta uno
svilimento del lavoro della Fondazione, sottoposta alle scelte di
questo nuovo ufficio".
"Una scelta - conclude la nota - che risponde solo alla logica
della moltiplicazione dei pani e dei pesci, nonché di ulteriore
burocratizzazione. Serviva, invece, tenere tutto in capo alla
Fondazione con il necessario rafforzamento della pianta organica.
Infine, non dimentichiamo che in ballo ci sono 20 milioni di euro
da investire e ci auguriamo che questa situazione non freni al
passaggio del museo archeologico dal Mibact alla Fondazione
Aquileia, grave danno per la nostra specialità".
ACON/COM/db