Industria: Bolzonello (Pd), scongiurare blocco Roncadin dopo emergenza
(ACON) Trieste, 2 ott - "A più di un anno dalle forti
problematiche idrogeologiche che, oltre ad aver colpito svariate
comunità del Maniaghese e della Pedemontana pordenonese, hanno
inciso pesantemente sull'attività produttiva della Roncadin di
Meduno, la situazione è ancora di grave emergenza idrica. Un
problema tale da rendere inutilizzabile, per frequenti periodi,
l'acqua proveniente dall'acquedotto gestito da Hydrogea e da
compromettere la produzione".
Lo afferma in una nota il capogruppo del Pd in Consiglio
regionale, Sergio Bolzonello, che insieme ai colleghi Nicola
Conficoni e Chiara Da Giau intende "richiamare l'attenzione sulle
forti problematiche idriche della Pedemontana pordenonese e della
zona industriale di Meduno. È quanto mai necessario un intervento
della Regione per scongiurare pesanti ripercussioni
sull'importante sito produttivo del settore alimentare e sui
circa 700 dipendenti".
I tre rappresentanti dem hanno anche depositato un'interrogazione
alla Giunta regionale per sapere "quali iniziative siano state
avviate, o si intenda avviare, per poter garantire il superamento
di questa emergenza idrica. L'interrogazione segue una mozione
votata dall'Aula lo scorso anno, presentata sempre da Bolzonello,
con cui si impegnava la Giunta a realizzare un piano di
investimenti per dare risposta a forti disservizi idrici per
cittadini e attività produttive".
"In concomitanza di forti precipitazioni - segnala il
rappresentante del Partito democratico - si presentano
costantemente situazioni di torbidità dell'acqua che impediscono
il suo utilizzo nel ciclo produttivo, così come nell'utilizzo
domestico. A complicare il quadro, è anche una recente
comunicazione del gestore Hydrogea con la quale viene
sottolineata la fragilità della presa d'acqua in Val d'Arzino,
ormai seriamente compromessa, anche in seguito alle avversità
atmosferiche dello scorso agosto".
"Nell'ultimo anno - conclude Bolzonello - sono state più di 72 le
giornate di approvvigionamento esterno, caratterizzate da due
blocchi della fornitura nel bimestre agosto-settembre e nel
novembre 2019, nonché da altri tre episodi più contenuti in
marzo, maggio e giugno 2020. L'azienda ha avviato la costruzione
di un pozzo per sopperire a future emergenze idriche, ma
l'autorizzazione concessa e relativa ai prelevamenti sarà
inferiore alla necessità produttive. È necessario, perciò, un
deciso intervento da parte della Regione per dare sostegno anche
a questa importante realtà produttiva e alle 700 famiglie che
contano sul mantenimento del lavoro".
ACON/COM/db