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Ambiente: IV Comm, petizione per chiusura discarica Pecol dei Lupi

06.10.2020
16:24
(ACON) Trieste, 6 ott - "L'obiettivo primario è costituito dalla chiusura definitiva e urgente della discarica di Pecol dei Lupi, senza attendere ulteriori conferimenti di rifiuti e mettendo in primo piano la salvaguardia della salute dei cittadini. Lo chiede non solo il comitato spontaneo e apartitico sorto nel gennaio scorso, ma anche gran parte degli abitanti di Borgnano e Cormons che esso rappresenta".

Lo ha sottolineato oggi Claudio Bertos nel corso della sua audizione davanti alla IV Commissione consiliare, riunita a Trieste e presieduta da Mara Piccin (FI), primo firmatario della petizione 27 volta alla chiusura della discarica.

L'iniziativa, presentata in data 9 giugno, è stata sottoscritta da 485 cittadini ai quali si sono aggiunte ulteriori 500 adesioni pervenute on line per supportare le iniziative del comitato che si batte contro la riapertura del sito collocato nel Comune di Cormons.

L'assessore regionale Fvg alla Difesa dell'ambiente, Fabio Scoccimarro, è intervenuto sottolineando che il problema può essere paragonato "a un faldone che non vedo l'ora di poter chiudere e di mettere in archivio. Si tratta di un'audizione positiva che porta all'attenzione generale un tema che i miei uffici stanno portando avanti egregiamente. Io - ha specificato - non posso intervenire in alcun modo nei loro confronti, perché si tratta di un iter che deve proseguire a norma di legge".

"Inoltre, il contenzioso con la società proprietaria del sito oggetto di esproprio - ha aggiunto Scoccimarro - è ancora attivo in Cassazione. Alla fine, comunque, la scelta politica dovrà valutare il minor danno possibile per l'ambiente, prestando attenzione alla salute dei cittadini".

I lavori della Commissione sono iniziati con l'intervento di Bertos che ha ricordato i principali passaggi storici legati a "un sito aperto nel 1989 e caratterizzato da tre lotti distinti. Il lotto 0 è stato chiuso già nel 1997 e la sua bonifica è ancora in corso; il lotto 1, noto anche come collina Brandolin, risultava saturo nel 2002, mentre il 2 è stato aggetto di conferimenti dal 2003 al 2010 con capacità residua di circa 32.941 metri cubi".

"I conferimenti nella discarica - ha specificato il primo firmatario - si sono conclusi nel 2010, anche alla luce delle prime proteste da parte degli abitanti di Borgnano e di una prima raccolta firme presentata anche allora all'attenzione della Regione Friuli Venezia Giulia".

I motivi della protesta attuale, dopo alcune tappe transitorie intermedie ("compreso il riconoscimento dell'inquinamento dell'area datato 2013 e il mai attuato progetto per la chiusura definitiva della discarica senza nuovi conferimenti esterni presentato da Isontina Ambiente nel 2015"), deriva "dal sequestro preventivo disposto dal procuratore della Repubblica di Gorizia il 5 dicembre 2019 - ha ricordato Bertos - con l'ipotesi di reati penali ma, soprattutto, dalla successiva dichiarazione nel corso di un'assemblea pubblica da parte della locale amministrazione comunale e di Isa che, per poter considerare chiusa la struttura, sarebbe stato necessario conferire per almeno 18 mesi ulteriori 35mila metri cubi di secco residuo genuino proveniente da 25 Comuni della provincia di Gorizia e da tre del Triestino".

"Infine, la doccia fredda arrivata nei giorni di Pasqua in piena pandemia - queste le ultime tappe secondo il portavoce del comitato - quando Isa ha presentato istanza di verifica di assoggettabilità alla Valutazione di impatto ambientale (Via) del Progetto di variante con un nuovo progetto preliminare che fa salire i metri cubi a 47.441. In maggio arriverà anche un dettagliato resoconto da parte nostra, confortato da alcune osservazioni dell'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente Fvg (Arpa)".

"Chiediamo anche maggiore trasparenza nella gestione di Pecol e nella pubblicazione dei dati ambientali. Nello specifico - ha concluso Bertos - vogliamo dati precisi riguardo la conferma di un'elevata concentrazione di inquinanti segnalata in almeno due punti e il rischio di emissioni in falda di nuove sostanze in caso di nuovi conferimenti".

Nel corso del dibattito di approfondimento, al quale hanno partecipato gli uffici dell'assessorato competente e Michele Tofful in rappresentanza del comitato, sono intervenuti con richieste di ulteriori dettagli i consiglieri regionali Furio Honsell (Open Sinistra Fvg), Tiziano Centis (Cittadini), Ilaria Dal Zovo (M5S), Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia) e Mariagrazia Santoro (Partito democratico). ACON/DB-fc



La IV Commissione consiliare durante i lavori
Mara Piccin, Presidente della IV Commissione consiliare e Fabio Scoccimarro, Assessore regionale Fvg alla Difesa dell'ambiente