Ambiente: IV Comm, petizione per chiusura discarica Pecol dei Lupi
(ACON) Trieste, 6 ott - "L'obiettivo primario è costituito
dalla chiusura definitiva e urgente della discarica di Pecol dei
Lupi, senza attendere ulteriori conferimenti di rifiuti e
mettendo in primo piano la salvaguardia della salute dei
cittadini. Lo chiede non solo il comitato spontaneo e apartitico
sorto nel gennaio scorso, ma anche gran parte degli abitanti di
Borgnano e Cormons che esso rappresenta".
Lo ha sottolineato oggi Claudio Bertos nel corso della sua
audizione davanti alla IV Commissione consiliare, riunita a
Trieste e presieduta da Mara Piccin (FI), primo firmatario della
petizione 27 volta alla chiusura della discarica.
L'iniziativa, presentata in data 9 giugno, è stata sottoscritta
da 485 cittadini ai quali si sono aggiunte ulteriori 500 adesioni
pervenute on line per supportare le iniziative del comitato che
si batte contro la riapertura del sito collocato nel Comune di
Cormons.
L'assessore regionale Fvg alla Difesa dell'ambiente, Fabio
Scoccimarro, è intervenuto sottolineando che il problema può
essere paragonato "a un faldone che non vedo l'ora di poter
chiudere e di mettere in archivio. Si tratta di un'audizione
positiva che porta all'attenzione generale un tema che i miei
uffici stanno portando avanti egregiamente. Io - ha specificato -
non posso intervenire in alcun modo nei loro confronti, perché si
tratta di un iter che deve proseguire a norma di legge".
"Inoltre, il contenzioso con la società proprietaria del sito
oggetto di esproprio - ha aggiunto Scoccimarro - è ancora attivo
in Cassazione. Alla fine, comunque, la scelta politica dovrà
valutare il minor danno possibile per l'ambiente, prestando
attenzione alla salute dei cittadini".
I lavori della Commissione sono iniziati con l'intervento di
Bertos che ha ricordato i principali passaggi storici legati a
"un sito aperto nel 1989 e caratterizzato da tre lotti distinti.
Il lotto 0 è stato chiuso già nel 1997 e la sua bonifica è ancora
in corso; il lotto 1, noto anche come collina Brandolin,
risultava saturo nel 2002, mentre il 2 è stato aggetto di
conferimenti dal 2003 al 2010 con capacità residua di circa
32.941 metri cubi".
"I conferimenti nella discarica - ha specificato il primo
firmatario - si sono conclusi nel 2010, anche alla luce delle
prime proteste da parte degli abitanti di Borgnano e di una prima
raccolta firme presentata anche allora all'attenzione della
Regione Friuli Venezia Giulia".
I motivi della protesta attuale, dopo alcune tappe transitorie
intermedie ("compreso il riconoscimento dell'inquinamento
dell'area datato 2013 e il mai attuato progetto per la chiusura
definitiva della discarica senza nuovi conferimenti esterni
presentato da Isontina Ambiente nel 2015"), deriva "dal sequestro
preventivo disposto dal procuratore della Repubblica di Gorizia
il 5 dicembre 2019 - ha ricordato Bertos - con l'ipotesi di reati
penali ma, soprattutto, dalla successiva dichiarazione nel corso
di un'assemblea pubblica da parte della locale amministrazione
comunale e di Isa che, per poter considerare chiusa la struttura,
sarebbe stato necessario conferire per almeno 18 mesi ulteriori
35mila metri cubi di secco residuo genuino proveniente da 25
Comuni della provincia di Gorizia e da tre del Triestino".
"Infine, la doccia fredda arrivata nei giorni di Pasqua in piena
pandemia - queste le ultime tappe secondo il portavoce del
comitato - quando Isa ha presentato istanza di verifica di
assoggettabilità alla Valutazione di impatto ambientale (Via) del
Progetto di variante con un nuovo progetto preliminare che fa
salire i metri cubi a 47.441. In maggio arriverà anche un
dettagliato resoconto da parte nostra, confortato da alcune
osservazioni dell'Agenzia regionale per la protezione
dell'ambiente Fvg (Arpa)".
"Chiediamo anche maggiore trasparenza nella gestione di Pecol e
nella pubblicazione dei dati ambientali. Nello specifico - ha
concluso Bertos - vogliamo dati precisi riguardo la conferma di
un'elevata concentrazione di inquinanti segnalata in almeno due
punti e il rischio di emissioni in falda di nuove sostanze in
caso di nuovi conferimenti".
Nel corso del dibattito di approfondimento, al quale hanno
partecipato gli uffici dell'assessorato competente e Michele
Tofful in rappresentanza del comitato, sono intervenuti con
richieste di ulteriori dettagli i consiglieri regionali Furio
Honsell (Open Sinistra Fvg), Tiziano Centis (Cittadini), Ilaria
Dal Zovo (M5S), Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia) e
Mariagrazia Santoro (Partito democratico).
ACON/DB-fc