Esodo: Zanin con giuliano-dalmati Sardegna, ponte per relazioni
(ACON) Trieste, 8 ott - "A febbraio e ad aprile 2021 ci saranno
due momenti importanti per il nostro progetto: a Fertilia, in
Sardegna, l'inaugurazione ufficiale di Egea, museo etnografico
sulla memoria dell'esodo giuliano-dalmata, e il ricordo di don
Francesco Dapiran, anch'egli profugo sull'isola assieme a una
colonia di giuliano-dalmati, guida spirituale della cittadina,
esule tra gli esuli. Per noi sarebbe un onore che lei fosse
presente quale segno tangibile della vicinanza del Consiglio
regionale del Friuli Venezia Giulia".
Così Mauro Manca, residente ad Alghero ma nonni di Fiume, con la
cugina Cristina Melis e l'amico Federico Marongiu, nonno sardo ma
padre nato a Pola, hanno chiesto al presidente dell'Assemblea
legislativa Fvg, Piero Mauro Zanin, di testimoniare la comunanza
che lega la storia di circa 200 famiglie rifugiatesi a Fertilia
con la Venezia Giulia.
"Egea - ha spiegato Manca - è il nome di una bambina esule
ritratta in una foto dell'epoca, oggi ottantenne, che venne in
Sardegna per poi stabilirsi a Rovereto. Il progetto prevede, tra
le altre cose, la realizzazione di una mappa geografica virtuale
per ricostruire le rotte degli oltre 350mila esuli dell'Istria,
di Fiume e della Dalmazia. Vogliamo accendere una luce sulla
memoria. A Fertilia transitarono quasi 4mila di quei 350mila
esuli che poi si dispersero in Italia e nel mondo. Vogliamo
riallacciare i legami e le storie di queste persone per far
diventare Fertilia la capitale virtuale, oltre che fisica, della
memoria di una pagina di storia tra le più dolorose del
dopoguerra italiano".
"Nella cittadina - ha evidenziato Marongiu - quasi tutte le
strade sono dedicate a Pola, Fiume, Istria. La memoria lì è
forte, ma noi desideriamo varcare i confini di Fertilia perché
ancora in tanti non conoscono la storia che raccontiamo, quella
dell'esodo giuliano-fiumano-dalmata che ha coinvolto decine di
migliaia di persone".
"Il vostro è un progetto meritevole", ha detto loro Zanin,
accogliendo l'invito a che una delegazione consiliare sia
presente alle manifestazioni in calendario per il prossimo anno.
"Da un dramma - ha aggiunto il presidente - può nascere
un'opportunità di relazioni. Tra le molte cose che hanno in
comune Friuli Venezia Giulia e Sardegna, entrambe Regioni
speciali, purtroppo c'è anche questa diaspora, ma i nostri
rapporti possono spaziare andando al di là di questo gravissimo
evento storico per guardare al turismo, all'economia e
all'agroalimentare, trovando dunque anche altri spunti di unione
tra le rispettive comunità".
ACON/RCM-fc