Ue: Zanin, da forum Patriarcato Aquileia indicazioni per nuovo format
(ACON) Udine, 9 ott - "Grazie a questo forum internazionale,
parte una proposta seria verso una nuova Europa che prenda spunto
proprio dall'esempio di collaborazione attuata nel Patriarcato di
Aquileia, dove popoli diversi con culture, lingue e identità
diverse avevano collaborato in maniera positiva per il bene delle
rispettive comunità. In questo modo, avevano garantito alle loro
genti secoli di prosperità e di pace".
Lo ha sottolineato oggi a Udine, nella sala Ajace di palazzo
D'Aronco, il presidente del Consiglio regionale del Friuli
Venezia Giulia, Piero Mauro Zanin, intervenendo al XVI Forum
Internazionale dell'Euroregione Aquileiese, dedicato al tema
"L'eredità europea del Patriarcato di Aquileia. Il passato che
non passa".
"Similmente a quanto accaduto ad Aquileia, ma successivamente
anche nell'ambito dell'impero austroungarico, oggi siamo noi a
dover immaginare in questi termini l'Europa del futuro. Un'Europa
di popoli - ha aggiunto il presidente del Cr Fvg - che non deve
limitarsi a controllare quanto accade all'interno dei singoli
confini nazionali ma che, invece, deve guardare allo sviluppo di
quell'identità collaborativa che stiamo approfondendo".
L'evento, organizzato dall'Associazione Mitteleuropa, ha preso
spunto dal 600. anniversario della caduta dello Stato Patriarcale
del Friuli (Patrie dal Friul), realtà statuale giuridicamente
nata nel 1077 e conclusasi con l'occupazione veneta nel 1420. Si
esauriva così una delle forme di democrazia parlamentare più
antiche al mondo (Constitutiones Patriae Foriiulii, 1231),
seconda solo alla Magna Carta inglese datata 1215.
I lavori sono stati aperti dalle osservazioni del presidente
dell'Associazione Mitteleuropa, Paolo Petiziol; tra i presenti in
sala all'avvio del forum, anche l'assessore regionale alla
Cultura, Tiziana Gibelli, e i consiglieri regionali Lorenzo
Tosolini, Maddalena Spagnolo, Diego Bernardis, Emanuele Zanon e
Furio Honsell.
Obiettivo esplicito del forum è quello di studiare
l'attualizzazione dei fatti storici, rapportando il tutto al
momento socio-politico contemporaneo nell'ambito di un confronto
aperto a storici, accademici, sociologi e politici di spessore
internazionale.
"Le sfide con le quali dovremo confrontarci - ha sottolineato
Zanin - sono sicuramente quelle della demografia e dell'ambiente.
In qualche modo, perciò, l'Europa e i suoi popoli devono
incontrarsi proprio su questi temi, ma anche su quello della
promozione e dello sviluppo di una cultura comune che, anche dal
punto di vista degli investimenti, consenta una ricaduta per le
singole comunità di questo grande progetto".
"L'anno 2020 - ha concluso il presidente del Cr Fvg - costituirà
un autentico spartiacque tra il prima e il dopo anche rispetto al
ruolo che il Friuli Venezia Giulia, partendo proprio dalle basi
discusse oggi, può e potrà giocare nell'ambito del futuro di
un'Europa messa di fronte a una crisi globale sanitaria, sociale,
economica e culturale che ha costretto tutti a ragionare
diversamente".
ACON/DB-fc