Energia: Zanon (Pr Fvg/Ar), concessioni idroelettiche tutelino lavoro
(ACON) Trieste, 9 ott - "Per la Regione Friuli Venezia Giulia,
dove esistono otto concessioni per le grandi derivazioni
idroelettriche, alcune delle quali prossime alla scadenza, la
proposta di norma all'esame della IV Commissione consiliare si
preannuncia come una grande opportunità".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale Emanuele Zanon
(Progetto Fvg per una Regione speciale/Ar), riferendosi ai lavori
della IV Commissione che ha recentemente audito i soggetti
interessati dal disegno di legge 107 che disciplina
l'assegnazione delle concessioni delle grandi derivazioni d'acqua
a uso idroelettrico e dall'abbinata proposta di legge 98.
"Una grande opportunità - prosegue Zanon - per riuscire a
coniugare l'aspetto economico, collegato agli impianti di
produzione di energia, con la tutela dei lavoratori, la
salvaguardia dell'ambiente, dell'uso idrico civile e dell'uso
irriguo per l'agricoltura, ma anche la laminazione delle piene e
la prevenzione degli allagamenti a valle, la valorizzazione degli
invasi sotto l'aspetto paesaggistico e turistico. Si tratta di un
sensibile aiuto nei confronti dei territori montani interessati,
perché possano beneficiare di una parte dell'energia prodotta da
tali impianti".
"La proposta di norma arriva dopo un lungo iter partito con il
decreto legislativo di attivazione della direttiva sulle
liberalizzazioni e proseguito con la legge del precedente
Governo. Un percorso - ricorda l'esponente di Progetto Fvg/Ar -
che ha coinvolto la Commissione europea e caratterizzato da
alcuni interventi della Corte Costituzionale. In Fvg esistono
svariati impianti in concessione con scadenze differenziate.
Questa proposta di norma va perciò colta come un'importante
occasione sotto vari aspetti, soprattutto per rivedere in chiave
attuale alcune delle vecchie clausole risalenti agli anni
Cinquanta. Ma altresì affrontando i problemi legati alle
manutenzioni dei bacini e dei corsi d'acqua, anche come forma di
sicurezza e prevenzione del dissesto idrogeologico e puntando
sulla valorizzazione ambientale e paesaggistica dei siti e degli
invasi come fini turistici".
Secondo Zanon, le nuove concessioni "dovranno prevedere garanzie
per i lavoratori, prevedendo organici adeguati agli standard per
poter preservare la sicurezza, sia delle persone che degli
impianti".
"Una valutazione positiva - conclude la nota - anche nei
confronti della proposta di istituire una società mista
pubblico/privata a prevalenza pubblica, alternativa alle
concessioni a soggetti privati".
ACON/COM/db