Salute: Conficoni (Pd), su potenziamento ospedali Giunta trascura Pn
(ACON) Trieste, 13 ott - "Appelli, proposte e manifestazioni:
tutto inutile! La Giunta Fedriga continua a ignorare le legittime
richieste della sanità del territorio pordenonese e dei cittadini
destinatari dei servizi sanitari. Anche in occasione del riparto
dei fondi statali del decreto rilancio, 25 milioni per
l'adeguamento della rete ospedaliera a fronte dell'emergenza da
Coronavirus, il Friuli Occidentale esce penalizzato. Ancora una
volta il Centrodestra volta le spalle a Pordenone".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale del Partito
democratico, Nicola Conficoni, commentando il piano di
adeguamento della rete ospedaliera sul quale lui stesso ha
presentato un'interrogazione alla Giunta regionale Fvg,
denunciando "una penalizzazione del Pordenonese".
"Le problematiche del sistema sanitario nella Destra Tagliamento
- aggiunge l'esponente dem - sono evidenti e sono state sollevate
su svariati fronti. Da quello del personale, che ha già
manifestato un paio di mesi fa per le ristrettezze in cui opera,
fino a quello dell'utenza. Si pensi alla denuncia fatta
ultimamente dal Comitato Amici Abele Casetta, da sempre impegnato
a monitorare l'importante tema della sanità, preoccupato per la
situazione delle terapie intensive sottofinanziate, ma anche per
i servizi sanitari territoriali e dei relativi infermieri di
comunità".
"A seguito del decreto rilancio, nonostante la popolazione del
Friuli Occidentale rappresenti il 26 per cento di quella del Fvg,
la Giunta Fedriga - sottolinea Conficoni - ha destinato solo il
18 per cento a Pordenone. Inoltre, i numeri previsti dalla Giunta
nel piano di potenziamento della rete ospedaliera per Pordenone
sono deprimenti: il 13 per cento di posti letto in terapia
intensiva, il 21 per la semi-intensiva e solo il 23 di risorse
per il potenziamento dei Pronto soccorso".
"La disparità di trattamento rispetto agli altri territori -
conclude la nota - non è solo evidente, ma anche confermata in
ogni occasione. Essa si traduce in disagi per gli utenti che
scontano in negativo la chiusura dell'Rsa di Sacile e la mancanza
di una struttura adeguata per accogliere le persone infette e
bisognose di assistenza".
ACON/COM/db