Omofobia: Aula rinvia mozione Honsell per contrasto a discriminazione
(ACON) Trieste, 15 ott - Il Consiglio regionale del Friuli
Venezia Giulia ha rinviato al prossimo appuntamento d'Aula, già
previsto per fine mese, la mozione 188 sul tema del supporto
attivo al contrasto alla discriminazione e alla violenza nei
confronti di persone Lgbti+, presentata e illustrata dal
consigliere Furio Honsell (Open Sinistra Fvg).
La decisione è stata approvata in accordo con lo stesso
proponente alla luce delle discussioni provocate da un
emendamento modificativo a firma Mauro Bordin, Ivo Moras, Lorenzo
Tosolini, Simone Polesello e Alberto Budai (Lega), Mauro Di Bert
(Progetto Fvg/Ar), Claudio Giacomelli (FdI) e Giuseppe Nicoli
(FI).
Nello specifico, dopo una breve sospensione dei lavori, l'accordo
è stato raggiunto alla luce del consenso accordato da Honsell a
togliere dal suo documento ogni riferimento alla proposta di
legge Zan (569) che, presentata alla Camera dei Deputati, prevede
modifiche a due articoli del codice penale in materia di violenza
o discriminazione per motivi di orientamento sessuale o identità
di genere.
Nel corso della sua presentazione, il consigliere regionale di
Open Sinistra Fvg aveva evidenziato "l'ondata omofobica
verificatasi dell'ultimo mese e la necessità di riconoscere
questa tipologia di odio quale reato caratterizzato da pesanti
aggravanti. Questa mozione serve per prendere coscienza.
Purtroppo, l'emendamento ha espunto qualsiasi richiamo
all'orientamento sessuale e all'omofobia, un palese tentativo di
mettere un bavaglio al Cr che snatura la mia iniziativa".
Il consigliere Bordin, primo firmatario dell'emendamento, ha
confermato di non volerlo ritirare, ma ha anche sottolineato "è
stato presentato con intento collaborativo per non bocciare la
mozione e per giungere a un'approvazione che contrasti ogni forma
di discriminazione. Puntare su un solo aspetto e sull'identità di
genere, però, significa portare un contenuto divisivo".
I rappresentanti del Partito democratico (Chiara Da Giau, Diego
Moretti e Cristiano Shaurli) hanno esplicitamente invitato
Honsell a ritirare la mozione per non alterarne i significati.
"Mi chiedo - ha esordito Da Giau - come si possa essere contrari
su un tema specifico che, soprattutto oggi, richiede una
sottolineatura particolare. Piuttosto che snaturata, meglio
bocciata". Moretti ha invece parlato di "umiliazione attraverso
un emendamento che stravolge e modifica l'impostazione del
discorso", mentre il collega Shaurli ha aggiunto che "non si può
annacquare il testo allargandolo a tutte le violenze del mondo,
che ovviamente ci sono e vanno combattute. Sarebbe irrispettoso
non solo per Honsell, ma anche per chi quelle violenze le
subisce".
Ilaria Dal Zovo (M5S) si è invece rivolta a Bordin auspicando che
"si sia espresso male perché, se lui vuole sentirsi libero di
essere sé stesso, anche queste persone vogliono essere libere di
vivere la loro vita e la loro sessualità senza subire
discriminazioni e violenze. Chiedo alla Maggioranza di ritirare
l'emendamento".
Anche l'assessore regionale alla Cultura, Tiziana Gibelli, è
intervenuta nonostante "io sia consapevole di non avere voce in
capitolo. Se avessi idea che c'è qualcuno in quest'aula, di
qualsiasi orientamento politico, che ha riserve sul fatto che
vadano garantiti i diritti di queste persone, non lo saluterei
più. Tuttavia, non credo proprio - ha concluso auspicando una via
d'incontro - che qualcuno pensi una cosa del genere".
Giacomelli, dal canto suo, ha chiesto esplicitamente di "togliere
ogni riferimento alla controversa legge Zan. Rivendico come
dovere civile il fatto di non essere violento e di non
discriminare nessuno, ma anche di essere contrario a questa pdl".
Il leghista Lorenzo Tosolini ha premesso che "chi esercita
violenza deve essere punito come prevede il Codice penale",
aggiungendo però che "se la legge Zan giace ancora tra le
Commissioni e non è ancora arrivata in Parlamento, vuol dire che
i legislatori hanno delle difficoltà, poiché essa incide sulle
possibilità di espressione".
Il provvedimento originario suggerito da Honsell invitava la
Giunta Fvg "a promuovere azioni finalizzate al contrasto di ogni
forma di violenza o discriminazione per motivi di orientamento
sessuale o identità di genere, anche mediante appositi progetti
di formazione e sensibilizzazione rivolti in maniera specifica al
mondo della scuola, funzionali al contrasto degli stereotipi e
alla promozione del diritto di uguaglianza e alle pari
opportunità tra persone". Inoltre, chiedeva l'impegno "a porre
particolare attenzione al linguaggio di cui si fa uso in ogni
atto legislativo e amministrativo, onde evitare suggestioni che
possano indirizzare al pregiudizio".
"Apprezzo lo sforzo e spero che, nel corso delle consultazioni
previste nei prossimi giorni, si possa trovare un accordo - ha
commentato Honsell a fine lavori - in maniera tale da soddisfare
le mie formulazioni e trovare infine l'unanimità".
ACON/DB-fc