Salute: Da Giau, una pdl per regolamentare il caregiver familiare
(ACON) Trieste, 17 ott - "Il primo livello di assistenza e cura
non professionale, in molti casi è quello familiare. Migliaia di
persone, in Friuli Venezia Giulia, dedicano gran parte della loro
vita alle necessità di familiari o conoscenti, bisognosi di una
continua assistenza. Queste persone vanno supportate anche dalla
Regione con un impegno che, proprio in forza della nostra
specialità, possa andare oltre alle previsioni nazionali,
rafforzando il contributo dello Stato con un apposito intervento
normativo che riconosca formalmente queste figure che affiancano
il sistema dell'assistenza sociosanitaria".
Lo afferma in una nota Chiara Da Giau (Pd), annunciando la
proposta di legge del suo Gruppo consiliare "per il
riconoscimento formale e la regolamentazione della figura del
caregiver, ossia la persona che assiste e si prende cura in modo
gratuito e non professionale di determinate soggetti bisognosi di
cure".
"Il parere favorevole espresso in sede di Conferenza unificata da
parte di Regioni, Upi e Anci sul decreto di riparto a favore
delle Regioni del Fondo per il sostegno e il ruolo di cura e di
assistenza del caregiver familiare, pari a 68 milioni - fa
presente la Da Giau -, rappresenta uno sprone ulteriore per il
FVg a legiferare in materia".
"La proposta di una legge regionale - chiarisce la dem - nasce
dalla considerazione che l'impegno delle istituzioni pubbliche
non può essere lasciato alle sole e pur importanti definizione e
dotazione della legge di stabilità nazionale 2018, ma che
l'autonomia regionale impone una legislazione propria, anche per
introdurre alcune significative novità che riflettono l'evolversi
delle caratteristiche del fenomeno dei caregiver nel tempo".
Secondo la Da Giau, "il mutare degli assetti familiari e sociali
obbliga a un ragionamento che definisca platee più ampie sia per
gli assistiti sia per i prestatori di cura, oltre a interventi
che garantiscano la conciliazione non solo coi tempi di lavoro ma
anche di studio. Importante, poi, il riconoscimento del servizio
svolto come credito formativo per poter pensare a un possibile
rientro nel mondo del lavoro a quei tanti caregiver, spesso
donne, costretti a lasciare il proprio impiego per la cura dei
familiari".
"Nonostante l'emergenza sanitaria da Coronavirus - conclude la Da
Giau - non è pensabile rimandare ulteriormente l'intervento
legislativo per il quale tanti appelli sono stati e continuano a
essere lanciati".
ACON/COM/rcm