Cantieri: IV Comm boccia pdln 13 su modifiche a normativa subappalti
(ACON) Trieste, 20 ott - La IV Commissione consiliare,
presieduta da Mara Piccin (FI) e riunita questa mattina in
modalità telematica, ha bocciato la proposta di legge nazionale
(pdln) 13 "Modifiche alle leggi 55/2019 e 50/2016 in tema di
subappalto".
La norma è stata presentata dalla prima firmataria, la
consigliera regionale Mariagrazia Santoro (Pd), che rappresentava
anche i colleghi di partito Sergio Bolzonello, Roberto Cosolini,
Franco Iacop, Diego Moretti e Francesco Russo (ai quali si era
aggiunta in un secondo momento anche la firma di Chiara Da Giau).
Relatori per l'Aula saranno Lorenzo Tosolini (Lega) per la
Maggioranza e la stessa Santoro per le Opposizioni.
Il documento, presentato il 21 aprile 2020, attraverso i suoi due
articoli e la sottolineatura che "non comporta oneri finanziari
per la Regione Fvg", sottolinea di rivolgersi esplicitamente "al
Parlamento per risolvere una situazione potenzialmente deleteria
per le imprese locali, già colpite dal blocco delle attività a
seguito dell'emergenza da Covid-19, tenuto conto dell'importanza
che questo settore riveste per l'intera economia regionale".
Con la sua proposta di modificare la legge 55/2019 e il decreto
legislativo 50/2016, la pdln 13 si collega "a una questione
emersa in seguito a due sentenze della Corte di Giustizia
dell'Unione europea in tema di subappalti nei contratti pubblici,
modificati dalla legge Sblocca cantieri che limita al 40% la
parte che l'offerente è autorizzato a subappaltare. In
particolare, il limite al ribasso si colloca entro il 20% dei
prezzi da parte dei subappaltatori. La Corte Ue - è stato
illustrato - aveva sostenuto la necessità di prevedere di volta
in volta la percentuale di subappalto da parte dell'Ente
appaltatore a fronte di adeguate motivazioni, escludendo una
determinazione a priori di limiti per via legislativa statale".
"A questo punto - questa la proposta - si rende necessaria una
modifica a quanto previsto dal Codice dei contratti pubblici per
adeguarsi alle sentenze della Corte e salvaguardare le
prerogative di intervento del legislatore e degli Enti pubblici
per prevenire distorsioni ed errori interpretativi".
Inoltre, la norma ritiene che "senza interventi legislativi, si
corre il rischio di una proliferazione di gare con subappalti
liberi anche al 100 per cento che si configurano come cessioni
totali di contratto, fattispecie vietata dalla legge. Senza una
diversa e certa regolamentazione, si assisterebbe a lavori
pubblici assegnati a grandi imprese che subappalteranno a prezzi
stracciati la loro esecuzione a soggetti non necessariamente
idonei".
In sede di dichiarazioni di voto, Santoro ha sottolineato che
chiederà comunque "la calendarizzazione della norma in Consiglio
regionale". Il dibattito ha visto protagonisti anche Furio
Honsell (Open Sinistra Fvg) ed Emanuele Zanon (Progetto Fvg/Ar)
che ha ricordato la necessità di porre particolare attenzione
all'attività "dei cantieri edili, luoghi pericolosi che
necessitano di adeguati controlli, anche sotto il profilo dello
scambio di requisiti tra imprese. Ecco perché bisogna evitare
percentuali troppo vaste di subappalti".
L'assessore regionale a Infrastrutture e Territorio, Graziano
Pizzimenti, è invece intervenuto per ribadire "quanto già
espresso in passato riguardo le perplessità sui subappalti al
100% o anche in proporzioni minori. Per cui, non essendo cambiato
sostanzialmente niente, rimango dello stesso avviso insieme ai
miei uffici".
ACON/DB-fc