Montagna: Bidoli (Patto), no a giochi potere contrari a bene territori
(ACON) Trieste, 20 ott - "Basta giochi di potere! Piuttosto, si
promuovano subito un dibattito e un approfondimento seri tra i
rappresentanti delle comunità locali, eventi scevri da posizioni
pregiudiziali per far emergere le esigenze del territorio e
individuare le politiche di sviluppo in grado di tenerne conto".
Lo suggerisce in una nota il consigliere regionale del Patto per
l'Autonomia, Giampaolo Bidoli, riferendosi alla recente
approvazione della proposta di legge 108 "Norme urgenti per la
costituzione di due Comunità di montagna nella zona montana
omogenea della Destra Tagliamento e delle Dolomiti Friulane.
"Chi l'ha promossa, se avesse avuto davvero a cuore le sorti del
territorio interessato, avrebbe sottoscritto e approvato (invece
di bocciarlo, per poi ritornare sui suoi passi) l'emendamento che
avevo presentato, insieme al collega Massimo Moretuzzo, già nel
luglio di quest'anno. Con quel documento - ricorda Bidoli -
chiedevamo di concedere più tempo alle amministrazioni comunali
coinvolte per decidere se costituire in quell'area una o due
Comunità di montagna".
"Invece, i sindaci dei Comuni interessati dalla riforma, per
decisione della maggioranza, non sono stati neppure auditi in
Commissione. E pensare - sottolinea la nota - che i proponenti
della norma sostenevano l'opportunità della stessa proprio per
dare risposte ai Comuni
".
"L'ultimo passaggio in Aula evidenzia, ancora una volta, la
debolezza della legge di riforma degli Enti locali, approvata
quasi un anno fa. La nostra Regione - sottolinea il
rappresentante pattista - ha potestà legislativa in materia di
Enti locali, eppure questa autonomia è stata esercitata solo per
demolire l'impianto esistente. La mancanza di una visione futura
- osserva ancora - si è evidenziata nell'area del Friuli
Occidentale delle Dolomiti, dove la Regione ha preferito
assecondare i malumori dei singoli, piuttosto che favorire il
gioco di squadra".
"Questa amministrazione regionale ha uno strano concetto di
autonomia. Autonomia - conclude Bidoli - vuol dire assumersi la
responsabilità, insieme ai Comuni, di progettare il futuro di una
terra, scrollandosi di dosso logiche stantie. Le tante, troppe
modifiche a questa legge denotano un sacco di confusione con il
risultato che le Comunità di montagna si ritroveranno a
esercitare pochissime funzioni. Da amministratore locale in
carica, auspico che i Consigli comunali coinvolti sappiano
promuovere un dibattito serio sul ruolo di queste nuove realtà,
chiamate primariamente all'elaborazione di piani e programmi di
sviluppo, facendo leva su un patrimonio di professionalità,
motivate e capaci, in forza agli Enti locali. Ne va del futuro di
tutto il Friuli Occidentale e della regione intera".
ACON/COM/db