Salute: Conficoni (Pd), dati personale Asfo smentiscono Giunta Fvg
(ACON) Trieste, 20 ott - "L'Azienda sanitaria Friuli
Occidentale (Asfo) versa in una situazione di assoluta emergenza,
soprattutto per quanto riguarda il personale. Lo dicono in
maniera chiara gli impietosi dati ottenuti passando attraverso un
accesso agli atti: 67 dipendenti e somministrati in meno rispetto
allo scorso maggio con una differenza di ben 214 unità
sull'obiettivo da raggiungere entro fine anno".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale Nicola Conficoni
(Pd), rendendo noti "i dati relativi alla situazione del
personale dell'Asfo. Questi numeri, aggiornati al 30 settembre,
smentiscono la Giunta Fedriga che sta indebolendo il sistema
territoriale, mentre chi è in prima linea inizia ad affrontare
una seconda ondata di emergenza sanitaria da Coronavirus".
"L'impietoso report dell'Asfo sul personale in servizio -
aggiunge l'esponente dem - pesa come un macigno su una situazione
che da troppo tempo viene denunciata non solo dal Pd, ma
soprattutto da medici e operatori. Un dato di fatto che sta
pesando sulla qualità del servizio finale offerto ai cittadini".
"Dopo il presidente dell'Ascom pordenonese, che ha criticato
alcune scelte della Regione Fvg, anche Ordine e Federazione dei
medici di Medicina generale hanno tuonato - aggiunge Conficoni -
contro il continuo depauperamento del territorio. Ci si chiede
cosa aspetti il sindaco di Pordenone, Alessandro Ciriani, a
uscire dal silenzio e a far sentire la propria voce".
"In seguito allo sciopero della sanità pordenonese di questa
estate, sono state annunciate nuove assunzioni. Tuttavia, la
situazione è peggiorata - prosegue la nota - a scapito di utenti
e lavoratori. Gli operatori sanitari, stremati per l'encomiabile
sforzo compiuto, non meritavano di essere presi in giro e accanto
ai doverosi riconoscimenti avrebbero dovuto arrivare anche i
rinforzi".
"Purtroppo, però, così non è stato. La gestione fallimentare
dell'Asfo, storicamente sottofinanziata, negli ultimi due anni è
stata penalizzata da iniqui riparti, un commissariamento e il
taglio lineare alla spesa per il personale sanitario. Una
situazione - conclude Conficoni - che si appesantisce ancor più a
causa dei 22 primari in meno e dei tre concorsi fatti sui sei
previsti, uno dei quali andato deserto".
ACON/COM/db