Montagna: Piccin (FI), in ddl 108 recepita volontà maggioranza sindaci
(ACON) Trieste, 21 ott - "Come firmataria del disegno di legge
108, posso dimostrare che le richieste dei sindaci, per
precisione i due terzi di loro, hanno trovato risposta".
Così Mara Piccin, consigliera regionale di Forza Italia e
presidente della IV Commissione in cui si è svolto l'esame, prima
del passaggio in Aula, del ddl 108 sulla costituzione di due
Comunità di montagna nella zona omogenea della Destra Tagliamento
e delle Dolomiti Friulane.
La consigliera, in una nota, replica alle parole di Giampaolo
Bidoli (Patto), che in un comunicato di questi giorni ha
denunciato una mancata audizione dei sindaci in Commissione.
"Le accuse di Bidoli hanno dell'incredibile - osserva la Piccin
-. Come Forza Italia, da subito prendemmo atto della volontà
della maggioranza dei Comuni della zona montana omogenea. Tanto
che già a giugno, facendomene portavoce, fui prima firmataria di
un emendamento al ddl 98 "Omnibus", inteso a modificare la legge
regione 21 del 2019 sulla riforma degli enti locali, facendo sì
che fosse sufficiente la maggioranza assoluta dei Consigli
comunali interessati, anziché i due terzi. Aspetto, poi, ripreso
dal ddl 108 approvato la scorsa settimana. In seguito, 18 sindaci
su 27 che optavano per le due Comunità hanno sottoscritto, su
loro spontanea iniziativa, un'istanza di proroga dello
scioglimento dell'Unione territoriale intercomunale e della
possibilità di deliberare due Comunità".
"Infatti, a causa dell'emergenza Covid-19 e della tornata
elettorale straordinaria - prosegue la nota della forzista -,
risultava impossibile rispettare il termine del 30 settembre
imposto dalla legge 21/2019 per la definizione delle due Comunità
e, di conseguenza, il rispetto degli altri termini fissati. Il
ddl 108 ha tenuto conto, né più né meno, di questa esigenza:
l'ascolto dei sindaci è stato il nostro unico obiettivo
nell'approvare la norma".
ACON/COM/rcm