Aquileia: Gibelli in V Comm, dimissioni Zanardi Landi vera sorpresa
(ACON) Trieste, 21 ott - "Sono rimasta letteralmente di stucco
quando ho saputo che Antonio Zanardi Landi intendeva dimettersi.
Lo avevo visto soltanto pochi giorni prima ad Aquileia alla
cerimonia inaugurale seguita alla ricostruzione dei volumi della
Dumus di Tito Macro ed era stato molto cordiale con la
sottoscritta. Inoltre, proprio in quell'occasione ufficiale,
datata 25 settembre, credevo di dargli finalmente buone notizie
in rappresentanza dello stesso governatore Fvg, Massimiliano
Fedriga".
Lo ha affermato oggi a Trieste in sede di V Commissione
consiliare, presieduta da Diego Bernardis (Lega) e riunita in
presenza nell'emiciclo di piazza Oberdan, l'assessore regionale
Fvg alla Cultura, Tiziana Gibelli. Il tema dell'audizione era
legato alle dimissioni del presidente della Fondazione Aquileia,
Antonio Zanardi Landi.
"Ancora adesso voglio manifestare il mio personale rammarico per
l'accaduto, perché - ha sottolineato ancora l'assessore - avremmo
potuto ripartire con obiettivi ambiziosi. Avevamo sbloccato due
situazioni pendenti: la variante della strada statale e l'arrivo
della fibra. Inoltre, era stato risolto anche un ulteriore
problema alla Soprintendenza che, così, non perderà i fondi
ministeriali per gli scavi".
"Considero Aquileia la più importante città romana a nord della
Capitale in quanto a reperti archeologici. L'unico problema a
livello di valorizzazione - ha aggiunto Gibelli - è che, rispetto
Pompei e Ostia Antica, ha uno sviluppo solo orizzontale. Ho
cercato di capire le ragioni della decisione del presidente, ma
non ho avuto risposte convincenti e continuo a esserne stupita.
Personalmente, credo che avesse fatto la sua scelta già da molto
tempo. Forse ci sono stati momenti di tensione, non innescati da
me e credo che lo stesso Zanardi Landi non abbia mai detto che il
problema ero io".
"Un presidente, tuttavia, non può cogestire una Fondazione
insieme al direttore generale. Come ente vigilante, abbiamo
segnalato che le mancavano alcuni pezzi fondamentali - ha
concluso l'assessore Gibelli - per superare verifiche e controlli
da parte di terzi, creando un tavolo per sanarle. Credo che la FA
sia ricca di archeologi, ma povera di personale amministrativo
specializzato, soprattutto in materia di gare e contratti.
Purtroppo, la normativa che riguarda la gestione delle fondazioni
è soggetta alle stesse regole delle pubbliche amministrazioni. Se
il problema sono io, comunque, Zanardi Landi può tranquillamente
rivolgersi direttamente al presidente Fedriga".
Il dibattito in aula è stato aperto dal consigliere regionale
Franco Iacop (Pd), che ha definito necessario "uscire da una
logica localistica, valorizzando uno strumento per proiettare
invece la dimensione di Aquileia in termini unitari e coordinati
in un contenitore di alto profilo per lo sviluppo futuro. Ecco
perché rimaniamo basiti da questa situazione: la Fondazione
costituisce una ricchezza per la Regione Fvg. Non so se esistano
possibilità di recupero, ma credo che si tratti di una perdita
grave".
Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) ha esordito sottolineando di
non aver "mai creduto nelle Fondazioni, sia come rettore che come
sindaco, a causa di normative troppo simili a quelle della Pa".
Quindi, ha aggiunto che "queste dimissioni costituiscono un
fallimento per tutti: per chi getta la spugna ma anche per chi le
subisce. Vorrei capire se il presidente si sia già disimpegnato o
se svolga ancora la sua attività, ma anche quando sarebbe scaduto
il suo mandato e se esistano ancora possibilità di ripensamento".
Il forzista Franco Mattiussi (FI), definendosi certo che "tutte
le incomprensioni avrebbero potuto essere superate non pensando
che qualcuno volesse prevaricare l'altro", si è rammaricato per
il mancato sfruttamento "di una la congiunzione astrale
favorevole che unisce Regione Fvg, Comune di Aquileia,
Soprintendenza e Fondazione. Forse si è verificata una carenza di
comunicazione interna: il direttore conosceva tutti i passaggi,
ma ha realmente informato il presidente?".
"Dispiace per una perdita di questo calibro, ma non fasciamoci la
testa. Anche perché - ha concluso Mattiussi - non ho letto la
parola irrevocabili dopo il vocabolo dimissioni. In caso
contrario, bisogna trovare un personaggio di questo stesso
spessore, recuperando lo svantaggio accumulato in questi mesi".
ACON/DB-fc